Manca un mese alla fine dell’emergenza profughi del nord Africa, iniziata a metà del 2011. Così ha deciso il ministero dell’Interno che ha prorogato di due mesi (dal 31 dicembre al 28 febbraio) i fondi destinati all’assistenza dei rifugiati politici provenienti dalla Libia (non solo ai nati li) arrivati sulle coste italiane durante la primavera araba. “Così lo Stato ha solo posticipato il problema”, denuncia il vice presidente di Caritas ambrosiano Gualzetti. Per riuscire a integrarsi ed essere autonomi é fondamentale la conoscenza della lingua italiana e uno sbocco lavorativo: é il tentativo che Caritas sta facendo, usando anche fondi propri, nell’hinterland milanese. L’esperienza di Magenta, può essere considerata una piccola isola felice: per il resto dei rifugiati politici la situazione dopo il 28 febbraio é avvolta nell’incertezza  di Francesca Martelli

 

 

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