Per la prima volta in Italia è stato prodotto un condensato di Bose-Einstein partendo da atomi di sodio. La ricerca è dell’Università di Trento (dipartimento di Fisica) e del Cnr. Gli studiosi hanno “incastrato” in pratica gli atomi di sodio. Il condensato di Bose-Einstein (Bec) è uno stato della materia che si ottiene quando si porta un insieme di bosoni a temperature estremamente vicine allo zero assoluto. Dallo studio dei gas ultrafreddi giunge quindi ora un aiuto fondamentale anche per realizzare i futuri computer quantistici

“E’ una fase quantistica della materia spiega il ricercatore Gabriele Ferrari – e si distingue radicalmente dalle fasi solida, liquida e gassosa che le persone comunemente conoscono. Nel nostro caso abbiamo prodotto questa fase a partire da vapori di sodio gassoso, allo stato atomico, che sono gia’ di per se’ trasparenti se osservati a occhio nudo. Cercando un immagine quotidiana e vicina all’esperienza dei cittadini, potremmo dire che in laboratorio abbiamo sviluppato un particolare apparato refrigerante (una sorta di gelatiera) basato su tecniche di raffreddamento laser ed intrappolamento magnetico per raffreddare i vapori atomici a temperature ultra basse”. 

I ricercatori del laboratorio Gas Ultrafreddi di Trento hanno scelto gli atomi di sodio per le loro proprietà favorevoli (un’ottima capacità refrigerante e stabilità chimica). Il risultato riportato dal team trentino si colloca in un settore di punta della ricerca: il campo dei gas ultrafreddi che ha subito una forte accelerazione a partire dal 1995, quando la condensazione di Bose-Einstein in vapori atomici venne osservata per la prima volta. Gli sviluppi di temi legati a questo campo – come il raffreddamento laser di gas, l’ottica quantistica e la spettroscopia ad altissima risoluzione negli ultimi anni hanno portato all’assegnazione di dieci premi Nobel.

Articolo Precedente

Il Festival delle Scienze cerca la formula della felicità

next
Articolo Successivo

Salute, cambia la “Bibbia” di psichiatria: il dolore da lutto tra i sintomi

next