Boom di ascolti per Berlusconi da Santoro. Gli spettatori di Servizio Pubblicoandato in onda ieri su La 7, sono stati 8.670.000, pari a uno share de 33,58% di share. Mai, in passato, la rete aveva fatto registrare un’audience del genere. Quasi triplicato il risultato della puntata d’esordio, il 25 ottobre 2012, quando il programma era stato visto da 2.985.000 spettatori con il 12.99% di share. Più o meno gli stessi (3.036.000 spettatori e 12,66% di share) che nel maggio dell’anno scorso avevano assistito davanti alla tv alla puntata di “Quello che (non) ho” con Fabio Fazio e Roberto Saviano, finora la trasmissione più vista nella storia di La 7.

Ma la performance del Cavaliere da Santoro avrebbe giovato soprattutto a Berlusconi che, secondo il sondaggista Nicola Piepoli, ospite della diretta streaming del Fatto Quotidiano tv, avrebbe  guadagnato un punto percentuale: ”Sono convinto che l’ex presidente del consiglio abbia preso almeno un punto di share personale – ha sostenuto – Ha avuto un’impennata di consensi compensando, in parte, il calo del Pdl”. Soprattutto negli ultimi tre quarti d’ora “è riuscito a invertire la tendenza negativa del suo partito iniziando la risalita e convincendo anche persone che non sono i suoi elettori abituali”. In pratica Berlusconi è risultato vincente quando, prendendo il posto di Marco Travaglio, ha parlato “non attraverso parole ma per simboli”. “Prima della scissione interna al Pdl – ha aggiunto Piepoli – Berlusconi aveva un buon trend in salita, ieri ha ripreso un punto percentuale, ma resta comunque al di sotto dei livelli necessari per l’affermazione del suo partito”. Ad ogni modo, conclude il sondaggista, “complimenti sia a Santoro che a Berlusconi: sono stati due vincitori. Il primo aspettava fortemente da una vita di avere il secondo di fronte a sé, mentre Berlusconi è riuscito a tenere testa al suo grande nemico. Credo che la gente ricorderà per un bel po’ questo confronto”.

Un risultato che sorprende lo stesso Berlusconi: “Ieri arrivando da Santoro gli ho detto: ‘Questa sera lei fa il record‘. Ma degli ascolti così proprio non me li aspettavo”. Riguardo alla lettera indirizzata a Marco Travaglio letta in diretta, l’ex premier ha detto che è stato”opportuno farlo per far capire come queste cose non si debbano fare e lui mi è sembrato molto toccato da questo fatto”. Poi ha aggiunto: “Nulla mi ha infastidito, spero che gli spettatori abbiano capito e apprezzato quanto è facile per qualcuno, con i compitini fatti a casa e letti in tv, toccare una persona nel suo onore e nella sua reputazione”. Dal leader del Pdl arriva anche un inaspettato elogio nei confronti di Santoro: “Lo considero un eccellente professionista. E’ da anni sulla scena e andrà avanti ancora per anni come protagonista della tv”.

Sulla trasmissione ha detto la sua anche Emilio Fede. Di fronte agli schermi di Servizio Pubblico c’era anche lui, l’ex direttore del Tg4. Anzi, “mi sono messo in poltrona già alle 18 per non perdere nemmeno un’immagine”, rivela a ilfattoquotidiano.it. “Gran colpo di Santoro”, aggiunge, commentando lo straordinario risultato dei dati di ascolto. Il ko di Berlusconi c’è stato? “Assolutamente no”, respinge Fede che chiarisce: “Hanno vinto tutti, ma soprattutto l’opinione pubblica che ha potuto vedere qualcosa di inedito. Chi si aspettava il sangue”, continua, “è stato giustamente deluso”. Complimenti anche al vicedirettore del Fatto Marco Travaglio: “Ha fatto benissimo a mantenere la calma”, giudica Fede. E Santoro? “Un vero animale televisivo, all’altezza dell’avversario. I due”, spiega, “non vanno giudicati in modo ideologico, perché sono stati prima di tutto due protagonisti della comunicazione”. La medaglia per il momento più bello però va al Cavaliere. “La battuta sulle scuole serali è stata fortissima”. Insomma, anni luce dagli altri protagonisti del momento politico, che l’Emilio nazionale considera soporiferi. “Monti fa dormire”, assicura, “e Bersani è un personaggio civile ma mentre parla ci vuole un caffè”. Ieri, invece, “mi sono così divertito che al termine mi è dispiaciuto che fosse finita”. Voto finale? “Un nove pieno”.

Servizio Pubblico ha sbaragliato la concorrenza di Don Matteo su Rai 1 (la prima puntata ha fatto registrare 5.162.000 telespettatori per uno share del 16,67%, la seconda 4.809.000 spettaori e il17,63% di share). Nettamente più staccati i film “Matrimonio alle Bahamas”, con Massimo Boldi, su Canale 5 (3.671.000 spettatori, share del 12,17%) e “Scontro tra titani”, con Jamie Foxx su Italia 1 (2.265.000 spettatori, share del 7,54%). Ancora più indietro il concerto di Zucchero a Cuba, trasmesso da Rai 2 (1.632.000 telespettatori, share del 5,44%) e i due episodi di The Closer in prima tv su Rete 4 (1.595.000, 5,35%).

Neanche la presenza di Pier Luigi Bersani sulla rete ammiraglia della Rai, in seconda serata, ha sottratto spettatori al programma di La 7: la puntata di Porta a Porta, con ospite il segretario del Pd, è stata vista da 2.054.000 telespettatori per uno share del 16,23%. Una cifra comunque inferiore a quella fatta registrare dalla puntata dello scorso 19 dicembre, dove nel salotto di Vespa era stato protagonista Berlusconi: all’epoca gli spettatori erano stati 2 milioni e 216 mila, per uno share del 24,05%.

Ottima anche la risposta dei social network. Servizio Pubblico ha totalizzato 6.653 fan attivi che hanno prodotto 12.674 commenti e reagito con 49.597 like su Facebook, mentre su Twitter l’hashtag #serviziopubblico è stato twittato 47.198 volte. L’intervento di Travaglio è stato il momento più caldo della puntata per interazione dei fan, e in particolare la sua replica alla lettera di Berlusconi, con 14.659 like, 3.028 condivisioni e 1.336 commenti.

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