“Frecciate e sorrisi”, “sgominato il clan Santoro“, “corrida in tv”. I giornali commentano il duello televisivo che ha visto protagonista Silvio Berlusconi a Servizio Pubblico, tra gli scambi di accuse con Marco Travaglio e la politica, dall’Imu alla crisi. Un avvio in crescendo fino a quando il clima si è surriscaldato, in particolare quando il Cav. ha letto la sua missiva al vicedirettore del Fatto. E se per i nostri lettori l’ex premier esce perdente dalla trasmissione, non è così per i quotidiani di centrodestra.

Per il Corriere, non si è trattato di un “clima da rissa da saloon” e “nel complesso, l’ex premier ha tenuto sempre i nervi saldi. Se “l’avvio è faticoso”, poi “partono le prime scintille“, fino ad arrivare “alla rissa televisiva. Salgono i toni. Petto contro petto Santoro e Berlusconi quasi si toccano, come a sfiorare lo scontro fisico. Sull’elenco delle cause di diffamazione contro Travaglio elencate da Berlusconi, Santoro si infuria, grida, si rifiuta di stringere la mano al Cavaliere. ‘Lei non sta rispettando gli accordi presi, i suoi hanno chiesto di non entrare nel merito dei processi‘, perde il controllo il conduttore. Intanto Berlusconi si scambia di nuovo posto con Travaglio ma prima di sedersi pulisce la sedia con un fazzoletto. È uno degli ultimi momenti topici di una serata che in parte delude le aspettative di chi pensava a un Berlusconi show”.

Secondo Repubblica, la trasmissione di ieri sera è stato uno “show ” di contro Santoro e Travaglio. “Poteva essere un incontro importante – scrive il giornale, ma – Non lo è stato”. E tra “Imu. Ruby. Ex mogli. Bunga bunga. Disoccupazione. Mafia. Monti. Lega. Tremonti. Comunismo”, tutti argomenti lanciati “senza ordine”, “come a una fiera troppo ricca per essere appetibile”, “il duello non c’è stato. Ma una serie di battute che non hanno portato a ammissioni di colpa, a nessuna ‘scusa agli italiani’, a nessuna soluzione, nessuna risposta e nessuna novità. Santoro è stato Santoro, Berlusconi è rimasto Berlusconi. Salvo poi trasformarsi in Travaglio per qualche minuto mentre leggeva la letterina”.

Non ci sono dubbi invece per il quotidiano della famiglia Berlusconi, Il Giornale, che in prima pagina scrive: “Berlusconi vince: sorride, risponde e mette in crisi la trasmissione che doveva attaccarlo. Travaglio & C. si sgretolano”. Nel suo editoriale, il direttore Alessandro Sallusti  osserva: “Berlusconi ieri sera aveva già vinto ancor prima di entrare in studio, fosse solo per l’attesa suscitata dal pubblico. Una volta nell’arena si è dimostrato che non poteva esserci partita. Persino Travaglio – aggiunge – ha fatto la figura dello scolaretto impreparato”. E aggiunge: “Se la speranza di qualcuno era  di veder dare il ko al Cavaliere, l’operazione è fallita, anzi credo nell’effetto contrario”. E i pezzi a pagina 2 e 3 de Il Giornale titolano: “Il Cav smaschera il bluff di Monti” e “Silvio batte i ‘nemici'”.

Anche secondo Libero il Cav. esce vincente dall’arena di Servizio Pubblico e “sfugge alla trappola Santoro”. Una “sfida appassionata, ti tiene incollato. Ottimo Santoro watchdog, Berlusca in forma che riesce a contrastare. Grandi momenti di televisione”. Anche nel commento a pagina 3, l’ex premier esce vittorioso dalla puntata che “più che corrida” è “cabaret”. Infatti, “la grande tele-battaglia sfuma. L’ex premier ne esce bene e si prende il lusso dell’irrisione: dice che Santoro ha fatto le serali e legge una letterina a Travaglio. Nel format, che “esplode potente”, “il Cav si cala totalmente nei panni travaglieschi, elenca le condanne del giornalista, ne fa una caricatura perfetta, ma Santoro non regge e lo interrompe”. Il giudizio finale per Libero è netto: “Il Nemico pubblico ha conquistato Servizio pubblico”. 

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