Sono iscritto all’Ordine dei medici di Milano dal 1981. Escluso la richiesta di certificati non ho mai avuto contatti di alcun genere. Ricevo una mail di una gentile lettrice che mi stimola ad una riflessione. A cosa serve l’ordine dei medici? Esclusivamente a proteggere gli iscritti o a dettare regole corrette e condivise fra gli iscritti per il bene del paziente?

Nei giorni scorsi è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legge sulla incandidabilità. Sarebbe giusto ed utile che ci fosse un allontanamento obbligatorio anche per gli iscritti agli ordini e condannati. Alcune volte invece gli ordini si ergono a difesa di persone già condannate che nelle intercettazioni telefoniche parlano dei pazienti come merce:

Altre, come nell’esempio scritto dalla lettrice che mi ha contattato via mail, l’Ordine non prende posizione su fatti di abuso vero e proprio del rapporto di fiducia. Faccio mie le parole di Chiara BrocanelliNon sarebbe corretto trovare negli elenchi degli ordini, che sono accessibili online, indicazioni circa eventuali condanne, loro natura, segnalazioni, ammonizioni che riguardano gli iscritti?”, amplificandole e chiedendo un intervento diretto della Federazione Nazionale degli Ordini dei medici.

Inizia un nuovo anno. Occorre guardare avanti, tutti nella stessa direzione. Vedremo meglio.

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