Il comune di Torino si è aggiudicato il primato per il volume di dismissioni effettuato nel 2012, incassando 230 milioni di euro. Tre i gioielli venduti dalla giunta Fassino: Amiat (igiene ambientale) , Trm (inceritore), Sagat (aeroporto). Il sindaco precisa “il Comune rimane in tutte le società e sappiamo di avere fatto una buona scelta, acquisendo partner che hanno una politica industriale”. Il ruolo del vincitore è di Vito Gamberale, Ad del fondo d’investimento F2i, che ha portato alle spoglie casse della città oltre 100 milioni di euro, acquistando una partecipazione in sia per l’aeroporto che per l’inceneritore. Le dismissioni sono state la risposta più praticabile ai tagli del 50% sui trasferimenti dello Stato centrale agli enti locali  di Cosimo Caridi

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