Bollate di ‘populismo’ dai leader dei principali partiti e dagli economisti ortodossi, sottovalutate da tv e grandi giornali, le ragioni del ‘No all’euro‘ si fanno strada nei dibattiti pubblici e su internet. E in giro per l’Europa trovano espressione politica. Senza cambiare la Costituzione (e mettere in discussione l’adesione all’Ue) non è tecnicamente possibile indire un referendum sull’euro. Eppure anche in Italia c’è chi avanza tale proposta. Personaggi politici come Maroni, Tremonti e Grillo, per esempio. Al netto degli impedimenti procedurali e delle motivazioni propagandistiche, è ragionevole l’ipotesi di far decidere il popolo? “Uomo da marciapiede” ha posto la questione ai passanti per le strade di Milano, registrando tre opinioni prevalenti: uscire dall’euro sarebbe una sciagura, indietro non si torna; uscire dall’euro è una possibilità di salvezza, giusto consentire al popolo di decidere sul proprio futuro; sarebbe comunque utile un ampio confronto sui grandi media per informare i cittadini sulle opposte ragioni. Da notare che anche tra i cittadini contrari all’uscita dall’euro c’è chi risponde: perché no? il referendum è la massima espressione di democrazia. E voi come la pensate? Dite la vostra nei commenti e votando la risposta che vi convince di più di Piero Ricca, riprese e montaggio di Niccolò Brindasso


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