Spiega che non c’è stato tempo per una crisi parlamentare e si augura che ora la campagna elettorale “sia condotta con misura e spirito competitivo, ma costruttivo, come la situazione esige”. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al termine della giornata di consultazioni in cui ha incontrato al Quirinale i capigruppo e i presidenti della Camera Gianfranco Fini e del Senato Renato Schifani, ha firmato il decreto per lo scioglimento del Parlamento in attesa del ritorno alle urne fissato per il 24 e 25 febbraio. Per il presidente si tratta di una “conclusione prevista e già segnata dai fatti”, dato che il percorso per arrivare al decreto “è stato vividamente prefissato e non ho avuto alcuna ombra da chiarire”. 

In base al calendario diffuso dal Colle, i primi a salire sono stati i rappresentanti del Pdl, poi i capigruppo del Pd, Anna Finocchiaro e Dario Franceschini. Secondo il presidente della Repubblica, “non esisteva alcuno spazio per sviluppi in sede parlamentare, anche per la semplicissima ragione che da un lato avevamo davanti solo il tempo minimo per approvare la legge di stabilità e il bilancio ed evitare esercizio provvisorio, dall’altro ci avviavamo alla data di metà febbraio per lo scioglimento della legislatura in quanto scadevano i 5 anni”.  

Rispondendo a una domanda dei giornalisti se vi siano state ‘equità e rigore’ nell’azione del governo Monti, ha spiegato: “Non do giudizi di questa natura. Ho via via valorizzato gli effetti che hanno avuto le decisioni del governo Monti in chiave di credibilità e autorevolezza del Paese in Europa o nei fori internazionali”, aggiungendo che “spetta alle forze politiche decidere se a loro avviso sia da dare un giudizio di piena soddisfazione per un aspetto o per l’altro dell’azione”. Napolitano ha poi confermato che, quanto alle indiscrezioni della stampa che ipotizzavano un suo discorso al Paese, “è prassi consolidata che il Presidente della Repubblica un messaggio lo rivolga a reti unificate la sera del 31 dicembre”. Un messaggio, ha detto ancora, “di auguri” e anche di “riflessione su quello che è accaduto e su ciò che attende il Paese”.

Sul fronte puramente politico, invece, c’è grande interesse per quanto accadrà domani, quando alle 11 l’ex presidente del Consiglio prenderà parte alla conferenza di fine anno all’ordine dei giornalisti. Sarà un crocevia politico, specie in considerazione delle ultime voci, secondo cui il Professore sarebbe orientato a non candidarsi per le prossime consultazioni, creando grosse difficoltà al nuovo centro di Casini, Fini e Montezemolo, pronti a sostenerne la campagna elettorale. 

SEGUI LA CRONACA ORA PER ORA

18.31 –  Elezioni fissate il 24 e 25 febbraio
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio e del ministro dell’Interno, tre provvedimenti per le elezioni politiche del 2013. Il primo riguarda la convocazione dei comizi elettorali per la Camera e il Senato, convocati per i giorni di domenica 24 e lunedì 25 febbraio 2013. Il secondo riguarda l’assegnazione dei seggi alla Camera, compreso il seggio assegnato alla Regione Valle d’Aosta. Il terzo, infine, riguarda l’assegnazione dei seggi del Senato, comprese la Regione Valle d’Aosta, costituita in un unico collegio uninominale, i sette seggi della Regione Trentino Alto-Adige (di cui uno da attribuire con metodo del recupero proporzionale) e la circoscrizione Estero. Napolitano ha poi controfirmato il decreto che fissa le elezioni politiche il 24 e 25 febbraio. La prima riunione delle nuove Camere è fissata per il 15 marzo.

17.57 – Monti al Quirinale
Il Presidente del Consiglio, Mario Monti, è al Quirinale per la controfirma del Capo dello Stato dei decreti per la convocazione dei comizi elettorali. 

17.11 – Napolitano: “La strada era segnata”
“La strada era segnata ed è stata percorsa con eccezionale impegno da parte delle due assemblee parlamentari”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al termine delle consultazioni delle forze politiche e dopo aver incontrato i presidenti di Senato e Camera. Un impegno eccezionale “per dare luogo agli inderogabili adempimenti legislativi e anche ad altri”. “Non esisteva – ha detto ancora il Capo dello Stato – alcuno spazio per ulteriori sviluppi in sede parlamentare”. C’era, ha sottolineato ancora, “il tempo per approvare la legge di stabilità e ci avviavamo verso le elezioni a metà febbraio” scadendo i 5 anni previsti della legislatura.  

17.03 – Napolitano firma il decreto per lo scioglimento delle Camere
Il segretario generale del Quirinale, Donato Marra, ha annunciato che il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha firmato il decreto di scioglimento delle Camere.  

16.56 – Fini lascia il Quirinale
Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha lasciato il Quirinale dopo il colloquio con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Così come Renato Schifani, Fini non ha lasciato dichiarazioni ma si è fermato solo un attimo per fare gli auguri alla stampa. Sono così terminate le consultazioni avviate questa mattina.  

16.33 – Fini al Quirinale
Il presidente della Camera Gianfranco Fini è arrivato al Quirinale. Prima di lui il presidente del Senato è stato a colloquio con Napolitano per circa mezz’ora e poi ha lasciato il Quirinale senza rilasciare dichiarazioni alla stampa.  
16.16 – Schifani al Quirinale
Il presidente del Senato, Renato Schifani, è arrivato al Quirinale per le consultazioni con Napolitano. Subito dopo, alle 16,30 circa, è previsto l’arrivo del presidente della Camera, Gianfranco Fini. 

13.43 – Terminate le consultazioni al Quirinale
Sono terminate al Quirinale le consultazioni avviate questa mattina dal Capo dello Stato con le forze politiche a seguito delle dimissioni del presidente del Consiglio, Mario Monti. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, riceverà, oggi pomeriggio, ai sensi dell’88 della Costituzione, i presidenti dei due rami del Parlamento, Renato Schifani e Gianfranco Fini.

13.38 – Van Rompuy: “Agenda Monti unica strada”
Herman Van Rompuy ”non interferisce con la politica interna” e non commenta le dimissioni di Monti ma fonti vicine al presidente Ue ricordano che “ha già detto che il prossimo governo italiano non ha altra scelta che continuare le stesse politiche del governo Monti”.

13.29 – Napolitano riceve Schifani e Fini nel pomeriggio
Il Presidente della Repubblica riceverà al Quirinale per le consultazioni il presidente del Senato Renato Schifani alle 16 e il presidente della Camera Gianfranco Fini alle 16,30.

13.17 – Emma Marcegaglia non disponibile a candidatura
Emma Marcegaglia non è disponibile ad alcuna candidatura e non pensa ad una ‘discesa in campo’ in politica. E’ quanto riferiscono fonti vicine alla ex presidente di Confindustria che rilevano come la sua posizione non sia cambiata dallo scorso settembre. Anche dopo la sua partecipazione alla convention Udc di Chianciano, infatti, Marcegaglia aveva chiarito che non era disponibile ad un impegno in politica.

13.16 – Mauro: “Assemblea valuti candidatura di Berlusconi”
Silvio Berlusconi, ”il presidente del partito si è proposto come candidato: prima o poi ci sarà un’assemblea di partito in cui decidere se procedere in questo modo, almeno questo è quello che succede nei partiti democratici”. Lo ha detto il capo delegazione del Pdl al parlamento europeo Mario Mauro, che ha partecipato alla presentazione a Milano del Movimento Lombardia Civica che sostiene la candidatura a governatore di Albertini. A chi gli chiedeva come si comporterà con il suo partito, che ancora non si è espresso su Albertini, Mauro ha risposto: “Non mi risulta che ci siano decisioni del mio partito che ostano alla sua candidatura”.

13.05 – Consultazioni, Centrodestra nazionale: “Rammaricati per fretta”
Il neonato gruppo parlamentare del Centrodestra Nazionale ha espresso “rammarico per la fretta con cui si sono svolte le consultazioni” dopo le dimissioni del premier Mario Monti. Lo ha sottolineato la capogruppo al Senato, Alessandra Gallone, dopo il suo colloquio con Napolitano. Gallone ha anche auspicato che possa essere creata “un po’ più di distanza tra le elezioni nel Lazio e le politiche, anche una settimana in più” e ha chiesto che nel caso Mario Monti partecipi attivamente alla campagna elettorale sia individuata per portare il paese alle elezioni “un’alta personalità che possa guidare il paese nella transizione, per evitare sovrapposizioni”.

12.50 – Albertini: “Ho detto no a Berlusconi”
”Ho rifiutato la richiesta di Silvio Berlusconi di ritirarmi dalla competizione elettorale in Lombardia e la sua generosa offerta di candidarmi al Senato come capolista in Lombardia”: lo ha annunciato Gabriele Albertini leggendo una lettera che ha inviato al leader del Pdl stamani.

12.49 – Consultazioni, Idv: “Dimissioni andavano spiegate alle Camere”
“Abbiamo comunicato al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che avremmo preferito che il presidente del Consiglio avesse spiegato al Parlamento le ragioni delle sue dimissioni”. Lo ha detto, il capogruppo Idv al Senato, Felice Belisario, dopo aver incontrato il Capo dello Stato, insieme al capogruppo alla Camera, Antonio Borghesi, per le consultazioni in corso, dopo le dimissioni del premier Mario Monti. “Ritenevamo che un governo tecnico dovesse comunque tornare in Parlamento” e poi salire al Quirinale a rassegnare le dimissioni.

12.43 – Consultazioni, Moffa: “Monti chiarisca e sia neutrale”
“Abbiamo chiesto che ci sia da parte del presidente del Consiglio un chiarimento che è dovuto agli italiani” perché se decidesse di scendere in campo si creerebbe “una situazione particolare”. Lo ha detto il presidente del gruppo parlamentare di Popolo e Territorio alla Camera, Silvano Moffa al termine del colloquio con Napolitano al Quirinale. Moffa ha spiegato che il suo gruppo “auspica che venga mantenuto quel ruolo di terzietà” che ha caratterizzato il governo tecnico anche “nella campagna elettorale”.

12.40 – Storace: “Console Mario Vattani capolista al Senato”
“Dopo aver letto la bella intervista al Giornale d’Italia online di oggi, ho chiesto al console Mario Vattani di candidarsi con La Destra al Senato. Il suo sì alla candidatura è molto bello. La richiesta di portarlo a palazzo Madama come capolista è stata sollecitata dalla segreteria regionale della Campania”. E’ quanto dichiara Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra.

12.14 – Consultazioni, Lega: “Dimissioni di Monti buona notizia per il Paese”
Le dimissioni di Mario Monti “sono una buona notizia per tutti i cittadini, specialmente sotto Natale”. Il capogruppo della Lega alla Camera, Gianpaolo Dozzo, al termine del colloquio al Quirinale con il Capo dello Stato, ha voluto così esprimere la soddisfazione del Carroccio per la fine dell’esperienza del governo tecnico. “Ringraziamo il presidente Napolitano per quello che ha fatto, ma soprattutto – ha aggiunto – siamo contenti che Monti abbia lasciato perché in un anno ha causato parecchi problemi al paese”. Il capogruppo al Senato, Federico Bricolo ha sottolineato come la Lega sia pronta alla campagna elettorale: “Se la data per andare a votare sarà quella del 24 febbraio, per noi va bene. Basta con le polemiche di palazzo, vogliamo andare sul territorio per presentare il nostro programma agli elettori”.

12.12 – Grillo da Taranto: “Napolitano asseconda ogni nefandezza”
“Napolitano sta lì ad assecondare tutte le nefandezze del Paese, non c’è certezza di diritto, non c’è democrazia. E io vengo accusato di essere antidemocratico: ma stiamo scherzando?”. Beppe Grillo, in un comizio trasmesso in streaming da Taranto, ha attaccato partiti e istituzioni per il ‘timing’ scelto per le prossime elezioni. Il fondatore del Movimento 5 stelle ha criticato prima di tutto la questione della raccolta delle firme per presentare le liste: “Ci hanno messo in una situazione che non ho mai visto al mondo, le regole per le elezioni le fanno giorno per giorno. Hanno fatto di tutto per ridurre le firme ma non è vero, perché il decreto è stato tolto e noi siamo gli unici a raccogliere le firme mentre i movimenti alleati con i partiti che stanno in Parlamento non devono farlo”. Ma Grillo ha attaccato soprattutto il percorso istituzionale verso il voto: “Hanno accorciato i tempi, perché? Perché il Movimento ha fatto un successo strepitoso in Sicilia e se c’erano le regionali ci prendevamo la Lombardia e il Lazio e probabilmente poi andavamo a governare. Hanno questa paura, ecco perché hanno avvicinato i tempi”.

12.03 – Consultazioni, Rutelli: “Non tradire risultati del governo Monti”
Il governo che verrà “non tradisca l’impegno e i risultati ottenuti dal governo Monti”. Lo ha detto il leader di Api, presidente del Gruppo per il Terzo polo al Senato, Francesco Rutelli al termine del colloquio con il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. “Abbiamo espresso tutto il nostro apprezzamento – ha aggiunto Rutelli – per il comportamento ineccepibile del presidente della Repubblica, che ha mostrato saggezza, equilibrio e rapidità nel percorso che sta portando il paese verso le elezioni”.

11.52 – Casini: “Berlusconi in campo non per vincere ma per altri motivi”
“Il fatto che Berlusconi dice che ci alleeremo con la sinistra dimostra che ha già deciso di perdere le elezioni”. Lo ha detto a Napoli il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, rispondendo alla domanda di una giornalista. “Sono certo – continua Casini – che lui sa già di perdere ed è sceso in campo per altre ragioni, non per vincere”. Casini, poi, ha annunciato che ci saranno “liste rinnovate del partito, senza guardare in faccia a nessuno”. Poi la sua previsione: “So che saremo determinanti, se non alla Camera almeno al Senato”.

11.41 – Staderini: “Impensabile lo scioglimento delle camere”
Mario Staderini, Segretario di Radicali italiani, in una nota afferma: “Sciogliere le Camere nelle attuali condizioni è impensabile. A poche settimane dal voto, l’intero procedimento elettorale è connotato dall’assenza delle condizioni minime di democraticità riconosciute a livello internazionale e dalla violazione sistematica delle leggi poste a garanzia della regolarità del processo elettorale”. Staderini ha poi spiegato nei dettagli la sua presa di posizione: “Non sappiamo ancora quale sono le modalità per la presentazione delle liste; la raccolte delle sottoscrizioni è impossibile perché le istituzioni non garantiscono un servizio pubblico di autenticazione, nessuna riparazione è stata assicurata ai cittadini per la cancellazione di cinque anni di tribune politiche, la Commissione parlamentare di vigilanza non approvato la disciplina della campagna elettorale, le date previste per il voto non sono ancora fissate e mutano quotidianamente. Di fronte a questo caos antidemocratico, vanno prese con urgenza in considerazione tutte le ipotesi per restituire agibilità democratica alle imminenti competizioni elettorali, ivi compresa la nomina di un governo provvisorio che abbia questo obiettivo”.

11.32 – Udc: “Avanti con forza con lavoro Monti”
”Per non vanificare gli sforzi degli italiani e le riforme fatte bisogna continuare con forza il lavoro fatto dal governo Monti”: lo ha detto il capogruppo dell’Udc alla Camera, Gian Luca Galletti, dopo il colloquio con Napolitano per le consultazioni. Galletti, accompagnato dal capogruppo al Senato di Udc, Svp e Autonomie, Gianpiero D’Alia, ha espresso al Capo dello Stato “soddisfazione per il lavoro del governo, che noi abbiamo contribuito in maniera determinante a sostenere”.

11.16 – Casini: “Rispetteremo le scelte di Mario Monti qualsiasi esse siano”
“E’ chiaro che Monti darebbe una grande autorevolezza alla nostra proposta politica, ma noi rispettiamo le scelte del presidente del Consiglio qualsiasi esse siano”. Lo ha detto a Napoli il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini. Dallo staff del leader dell’Udc e dai dirigenti del partito è trapelata la convinzione che alla fine la scelta di Monti sarà quella di non candidarsi. “Noi saremo in campo comunque – ha aggiunto Casini – perché abbiamo difeso questo spazio politico quando nessuno ci credeva, ed abbiamo chiesto un governo di responsabilità nazionale quando tutti ci irridevano. La legislatura ha potuto concludersi grazie alla proposta politica dell’Udc che ha salvato l’Italia”.

11.05 – Convocato consiglio dei ministri alle 16
Il Consiglio dei Ministri è convocato in data odierna alle ore 16 a Palazzo Chigi per l’esame dei provvedimenti iscritti all’ordine del giorno della riunione di ieri e non deliberati.

10.55 – Francheschini: “Grazie Monti, ma ora paese merita seconda fase”
”Si è chiusa la fase del governo tecnico, si va alle elezioni e la sovranità torna al popolo. Noi siamo consapevoli che l’Italia merita ora un seconda fase”, fatta di “politiche progressiste e riformiste”. Parola del capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, al termine del colloquio con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Franceschini ha aggiunto che ora deve passare “un principio molto semplice: chi ha di più deve mettere di più; chi di meno deve mettere di meno”. 

10.47 – Terminato incontro Napolitano-Pd

10.23 – Cicchitto e Gasparri: “Monti resti neutrale”
Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto, che, una volta terminato l’incontro ne hanno spiegato i contenuti alla stampa. Fondamentale, per i rappresentanti del Popolo della Libertà, è che l’ex premier “resti neutrale” durante la campagna elettorale.  ”Abbiamo sottolineato al presidente come andando a elezioni con un governo non eletto ma tecnico” Mario Monti “dovrà tenere la sua collocazione fuori dalle parti” in questa campagna elettorale. Parola del capogruppo alla Camera del Pdl, Fabrizio Cicchitto, dopo le consultazioni con il capo dello Stato al Quirinale.

10 – Iniziate le consultazioni al Colle: a colloquio con Napolitano il Pdl
 Sono iniziate al Quirinale le consultazioni del presidente della Repubblica dopo le dimissioni del governo Monti. I primi a salire al Colle sono stati i due capigruppo del Pdl al Senato e alla Camera.

Articolo Precedente

Chiude il governo dei tecnici, 400 giorni tra spread, Imu e spending review

next
Articolo Successivo

L’apparizione del “Centro” e la fenomenologia del “moderato”

next