A Clemente Mastella è stata chiesta una richiesta di risarcimento danni di duecentomila euro dall’ex assessore comunale Giuseppe De Lorenzo. Clemente e Sandra (allora presidente della Regione Campania) erano molto attivi nel sottobosco della politica nel beneventano (e non solo). La power couple faceva assumere i propri sodali nei posti chiave dell’Amministrazione Pubblica.

E così sulla testa dell’ex ministro della Giustizia cade un’altra tegola “giudiziaria”. Proprio mentre è in corso l’altro processo per corruzione ai coniugi Mastella, a Maurizio Zamparini e a una decina di amministratori locali. All’ultima udienza ieri, 12 dicembre, ha deposto il sindaco Fausto Pepe. Prossima udienza il 13 febbraio. La magistratura beneventana continua a indagare sul presunto malaffare per la costruzione del centro commerciale “I Sanniti“. Sembrano finiti i complotti da bassa politica. Archiviati i tempi da Mani sulla città. E’ sempre stato scomodo De Lorenzo, medico chirurgo e Responsabile del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Benevento. Da quando si è opposto al “sistema feudale mastelliano” e si è messo a fare pelo e contropelo alla coppia di potere Clemente e Sandra Mastella (una volta la più temuta e riverita del Sud) e al loro clan affaristico.

Dopo anni di battaglie giudiziarie, De Lorenzo (nessuna parentela con l’ex ministro della Sanità), quasi un ventennio di rivendicazioni sociali e sanitarie, scrittore e saggista, l’ha spuntata. Sono di questi giorni due archiviazioni di denunce a suo carico, presentate, a suo tempo, da Clemente Mastella. E così il re, alias don Clemente, è ormai nudo. Anche nel suo feudo gli hanno voltato le spalle: “Il troppo, stroppia. Sono finiti i tempi del padre/padrone che piazza i suoi uomini nei posti chiave. Posti, bene inteso, che erano strategici bacini elettorali. Non siamo più il paese dei trasformisti e degli opportunisti”, si sfoga Giuseppe De Lorenzo. In molti ricorderanno l’inchiesta di S.Maria Capua Vetere, scoppiata nel gennaio 2008, sulla vicenda Arpac dove Sandra Mastella fu accusata di aver favorito i propri fedelissimi che furono assunti presso l’Arpac di Napoli scalzando dalle graduatorie altri concorrenti con molti più titoli dei “mastelliani”. Sandra Mastella, come sappiamo, finì agli arresti domiciliari. L’inchiesta passò alla Procura di Napoli alla quale venne assegnato (Gip, il Sostituto Francesco Curcio), un secondo troncone di inchiesta esteso anche ai vertici dell’Asl di Benevento, il cui management era tutto di indubbia fede mastelliana. La conclusione avvenne il 21 ottobre 2009 quando i vertici sanitari, con a capo il Direttore Generale, Bruno De Stefano, mastelliano doc, furono sospesi dall’incarico e tutt’ora sotto processo. Francesco affidò in quei mesi l’indagine al nucleo investigativo dei Carabinieri di Caserta.

A provocare la decapitazione dell’Asl di Benevento, evento storico in una piccola comunità quale è il territorio sannita, fu appunto Giuseppe De Lorenzo, all’epoca Assessore alla mobilità ed alla Polizia Municipale del Comune di Benevento. De Lorenzo entrò in rotta di collisione con Sandra Mastella quando lei, come risulta dagli atti dell’inchiesta, impose quale Comandante della Polizia Municipale, Francesco Delvino. I metodi di quest’ultimo furono pubblicamente contestati da De Lorenzo che si oppose con tutte le forze al fine di non consentirgli l’installazione di ben 14 photored nella città di Benevento (un quantitativo adatto più a Los Angeles o a Shanghai… E che la dice lunga sull’utilizzo del denaro pubblico). Quindi, per punizione, al “ribelle” De lorenzo fu preparato ad arte un licenziamento dall’Asl. Ma le intercettazioni disposte dalla Procura della Repubblica di Napoli, smascherarono il complotto contro De Lorenzo.

L’intera commissione disciplinare della Asl venne ricattata dai “mastelliani” ai fini di allontanare De Lorenzo. Lo scorso dicembre Francesco Delvino, devoto pupillo di Sandra Mastella, divenuto nel frattempo Comandante della Polizia Municipale di Frosinone, è stato arrestato ed ora in attesa dell’iter processuale. Un anno fa, Clemente Mastella, presentava ben due denunce contro Giuseppe De Lorenzo alla Procura della Repubblica di Benevento accusandolo di divulgare notizie riservate riguardo l’indagine su Delvino e su altre vicende di mala gestione del Comune. In sostanza Mastella ipotizzava una connivenza fra De Lorenzo e i magistrati di Napoli e di Benevento ( Mastella, tra l’altro, aveva accusato De Lorenzo pubblicamente durante la campagna elettorale ). I magistrati hanno accertato che nessun componente dell’A.G. aveva fornito notizie a De Lorenzo e che non c’era stata alcuna connivenza. Oggi, le due denunce penali sono state archiviate dai giudici Giacomo Iannella e Giovanni Tartaglia Polcini per la non sussistenza della ipotesi di reato. De Lorenzo, quindi, chiederà duecentomila euro a Mastella in sede civile per danni morali e professionali.

Il re, oggi, è più nudo che mai. Anche presso la Procura di Benevento il vento è cambiato. In tempi non molto lontani nessuno avrebbe mai osato opporsi ai desiderata di don Clemente. Di grazia.

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