E’ Mario Draghi, ex governatore della Banca d’Italia e attuale numero uno della Banca Centrale Europea, l’uomo dell’anno 2012 secondo il prestigioso quotidiano finanziario britannico Financial Times. Il giornale lo “incorona” indicandolo come “l’italiano determinato a salvare l’euro” e citando le sue stesse parole, “whatever it takes”, cioè “a qualunque costo”.

Un riconoscimento per il “ruolo centrale nella gestione della crisi dell’euro”. Il più importante giornale economico europeo cita anche come “protagonisti vitali” Angela Merkel e Mario Monti. Resta però che Draghi “è stato la guida”, osserva il quotidiano finanziario britannico, “spingendo insistentemente i governi e le banche central ad adottare le misure necessarie per preservare l’euro”. Il Financial Times individua come punto di svolta nella crisi le parole pronunciate da Draghi alla vigilia delle Olimpiadi di Londra: “La Banca Centrale Europea è pronta a tutto per preservare l’euro. E credetemi, sarà abbastanza”. Parole che, secondo il giornale londinese, hanno messo i mercati di fronte alla responsabilità di sfidare l’illimitata potenza di fuoco dell’Eurotower.

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