Natale di crisi, crollano i consumi. Si stringe la cinghia cercando di far quadrare i conti senza rinunciare almeno al pranzo in famiglia secondo tradizione. Questa la fotografia scattata da media e centri di ricerca. Ma per tanti che dovranno puntare a ridurre il superfluo, alcuni si concederanno un’abbuffata luculliana. In prima fila in questa gara di folle lusso ci sono i partecipanti al cenone londinese firmato dallo chef Ben Spalding.

Un pasto certamente di qualità, con ingredienti e ricette selezionatissime, servite in una cornice di lusso davvero esclusivo. Il costo? Ben 125mila sterline (155mila euro) per quattro persone. Certo, l’astro nascente della gastronomia mondiale ha costi un po’ elevati ma a farla da padrone alla voce costi ci sono proprio gli ingredienti. Per citarne alcuni, il melone King Youbari al costo di 2.500 sterline, il caviale Almas, il tartufo bianco d’Alba, il manzo Wagyu, foglie d’oro commestibili, aceto balsamico d’annata. Punto focale del pasto sarà il tacchino di Natale che diventerà speciale essendo ripieno proprio di filetto di manzo Wagyu e avvolto da foglie d’oro per un valore totale di 6.000 sterline.

E se i cibi vi sembrano cari, ecco servite (si fa per dire) le bevande: champagne d’annata (37mila sterline a bottiglia) servito in calici tempestati di diamanti e vini pregiati che comprendono Cheval Blanc del 1946, Corton Charlesmagne del 1988, La Tache del 1959 e Chateau d’Yquem del 1976. Chiuderà la cena il caffè Kopi Luwak, noto per essere il più costoso al mondo, e cognac selezionati.

Marcel Knobil, fondatore di Very First To, il sito legato al lusso super esclusivo e ideatore della cena, ha spiegato al Daily Mail: “Questo menu è stato ideato per amanti della cucina facoltosi, ma sarà un un piacere gastronomico ineguagliabile per tutti”. Proprio per tutti forse no, mr. Knobil, di certo un’occasione per marcare la sempre più profonda distanza tra il mondo reale e la piccola élite di facoltosi che si possono concedere questi lussi in tempi di crisi.

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