Mentre il Cavaliere si appresta a varare in grande stile la sua nuova campagna elettorale, nelle varie anime del centrodestra c’è fermento. L’ex ministro dell’Interno Beppe Pisanu invita il Pdl a muoversi con cautela, per non perdere contatto con il centro: “Negli ultimi due anni ho visto il Pdl rifluire costantemente a destra e, allo stesso tempo, perdere gran parte dei suoi elettori moderati”. Pisanu anticipa così una sua possibile uscita dal partito: “Se il dovere della coerenza mi porterà lontano dal Pdl, me ne farò una buona ragione”. Per il senatore, intervistato dal Messaggero, “c’è il tempo per dar vita a un nuovo movimento liberal democratico, laico e cattolico, che unisca pezzi importanti della politica e della società, per metterlo a disposizione dei moderati italiani”. Un’apertura decisa al centro, quella dell’ex ministro, che tende la mano anche alla sinistra: per recuperare gli elettori moderati, è convinto, “non c’è altro da fare che ricollegarsi alle forze di centro e aprire il dialogo con quella sinistra che vuole davvero superare la crisi e riprendere lo sviluppo. Il mio voto di giovedì a favore del governo Monti andava esattamente in questa direzione”.  

Secondo Pisanu la mossa del Pdl è “un micidiale errore politico”. Errore che si somma a quelli, ancora più gravi, che sono “il riflusso a destra su posizioni populiste e antieuropee e la polemica crescente contro quell’agenda Monti che, in realtà, è anche agenda Berlusconi, perché è stato proprio lui, nelle sedi europee, a sottoscriverne i capitoli più impegnativi”. Pisanu sembra confidare nella nascita del movimento dei moderati (“Siamo al tratto finale”) ricordando che il progetto ha radici antiche e dovrebbe coinvolgere numerosi esponenti del mondo cattolico, oltre a Casini, Fini e Montezemolo. E proprio Gianfranco Fini è intervenuto a gamba tesa nei confronti del leader del Pdl, con un atteggiamento quasi da rottamatore: “Berlusconi si è simpaticamente definito un dinosauro, se lo dice lui perché non credergli?”, ha affondato il presidente della Camera, ricordando che “i dinosauri appartengono a un’altra era geologica”. Secondo Fini la decisione assunta dal Pdl nei confronti del governo “è molto grave perché fa correre ulteriori rischi all’Italia”.

Un attacco frontale, ma all’altra fronda del Pdl arriva anche da Flavio Briatore che, dopo aver definito Gasparri e Cicchitto “i tromboni del partito” che in tv “fanno perdere 3-4 punti al Pdl” senza rendersene contro, torna a pungere via Twitter: “Cicchitto non si deve arrabbiare quando qualcuno dice la verità. Il Pdl deve mandare facce nuove in tv… se no casca l’asino. Qualcuno dovrebbe spiegare a qualche politico che dovrebbe essere oltre che un onere un onore occuparsi dei servizi alla gente”. L’ex team manager della Renault smentisce un suo possibile coinvolgimento diretto: “La politica nel mio futuro? No, è come avere una squadra di calcio, non ci penso proprio. Tutti abbiamo delle idee e possiamo dire delle cose, siamo liberi di criticare, ma appena lo fai ti volano addosso subito, ma c’è gente che da 30 anni ci racconta tante bugie. Vorrei che i politici facessero qualcosa, invece di raccontarci bugie”. Secondo Briatore, anche Montezemolo non lo farà. “Non credo che Luca, che non è un ragazzino e ha molti impegni manageriali, abbia voglia di lasciare tutto per la politica, che non so cosa gli possa dare di più”.

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