Al cospetto di così tanta roba come la line-up annunciata per il Rap Mayhem Festival che si terrà sabato 8 dicembre al TPO, da qualche parte bisognerà pur cominciare, no? E allora partiamo da qui: il celebre sample che apre Midnight in a Perfect World di DJ Shadow è campionato da Realising Hypnotical Gases, un pezzo contenuto nel primo omonimo LP degli Organized Konfusion di Pharoahe Monch e Prince Po, anno 1991. Quel DJ Shadow che nel medesimo monumentale Endtroducing si chiedeva sarcasticamente e retoricamente, in fase di stallo post golden era, Why Hip Hop Sucks in ’96, rispondendo laconicamente che era il denaro la causa del declino. Il secondo formidabile album del duo del Queens, New York City, Stress: The Extinction Agenda, era non per nulla uscito nel 1994, prima dello spartiacque fissato da Josh Davis. Dopo tre dischi, una volta chiusa l’epopea Organized Konfusion, Pharoahe Monch inaugura la sua carriera solista a fine decennio con l’ottimo Internal Affairs: non ho sentito, urlatelo un po’ più forte per favore… cosa dice Simon? Get tha Fuck Up! Gli anni passano, gli album pure (Desire e We Are Renegades sono gli ultimi prodotti) ma Simon Says resterà sino ai nostri giorni la più celebre e memorabile hit del rapper americano.

Il vero nome di Vinnie Paz, Vincenzo Luvineri, tradisce chiare origini paisà: il nostro è infatti nato in quel di Agrigento, prima di trasferirsi a Philadelphia in tenera età e darsi alla nobile arte della favella rappata, ribattezzandosi così non in onore dell’autore di Pentothal e Zanardi, come qualcuno potrebbe erroneamente ipotizzare, bensì di un boxeur mangiaspaghetti (alla bolognese, naturalmente), uno stallone italiano del Rhode Island, tale Vinny Pazienza, il cui geniale nickname da battaglia era The Pazmanian Devil. Vincenzo fonda a metà novanta i Jedi Mind Tricks insieme all’amico dj e produttore Stoupe the Enemy of Mankind e i due esordiscono con l’album The Psycho-Social, Chemical, Biological and Electro-Magnetic Manipulation of Human Consciousness: il nome del socio ed il titolo dell’album sono tutto un programma e dunque fantascienza e paranoiche cospirazioni diventano il fulcro del discorso. Nel frattempo, prima dell’uscita del secondo, ottimo, Violent By Design (2000), con l’ingresso del rapper Jus Allah in formazione, Vinnie Paz promuove la nascita del supergruppo Army of the Pharaohs che raccoglierà nel corso degli anni artisti come 7L, Esoteric, Bahamadia, Apathy, Celph Titled, i suoi compagni Jedi Mind Tricks e molti altri: tre dischi con questa ragione sociale, a partire da The Torture Papers del 2007.

Dell’anno scorso è invece la collaborazione di Vinnie Paz con il rapper e producer di Brooklyn Ill Bill, altro protagonista del Rap Mayhem Festival: frutto della loro joint venture l’interessante Heavy Metal Kings, sforzo congiunto delle loro rispettive etichette Enemy Soil ed Uncle Howie. Ill Bill, all’anagrafe William Braunstein, fratello di un altro rapper e produttore in vista come Necro, ha anch’egli una storia illustre alle spalle: innanzitutto nei Novanta come membro dei Non Phixion, gli autori del notevole The Future is Now (2002), e nel decennio successivo del supergruppo La Coka Nostra insieme agli ex House of Pain DJ Lethal e Danny Boy.

Tra i vari artisti che collaborano al prossimo album solista di Ill Bill previsto per l’anno venturo vi è anche O.C. ovvero Omar Credle. Anch’egli, insieme ad A.G., sarà presente sabato sera al TPO: i due, che hanno inciso un disco insieme qualche anno fa, sono noti soprattutto per la loro attività con D.I.T.C., la crew newyorkese Diggin’ in the Crates di Lord Finesse. Omar Credle aveva debuttato nel 1991 nel singolo Fudge Pudge, contenuto proprio in quel primo omonimo album degli Organized Konfusion da cui siamo partiti per provare a raccontare le radici storiche di questo Rap Mayhem Festival. Ed il cerchio si chiude. Non ne avete ancora abbastanza? Buon per voi, perché vi saranno anche DJ Boogie Blind, del giro dei grandissimi X-Ecutioners, e DJ Eclipse. Dopo i live di Onyx e De La Soul dello scorso anno, il TPO si conferma come l’accogliente casa dei grandi eventi hip hop a Bologna.

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