In Emilia Romagna il Movimento 5 Stelle è donna. Nonostante le accuse di ostentato maschilismo dopo le sparate di Beppe Grillo contro Federica Salsi (l’oramai celeberrimo: “I talk show sono il vostro Punto G”) il risultato delle Parlamentarie nella regione che ha visto il Movimento nascere e affermarsi con percentuali a due cifre prima di ogni altra parte d’Italia, segna un overbooking di quote rosa.

In cima alla lista diramata dal sito di Grillo durante la notte spiccano tre donne, tutte sotto i 45 anni: la prima (372 voti) è di Rimini ma trasferitasi a Bologna, si chiama Giulia Sarti (video), ha 26 anni, calciatrice, animatrice sulle spiagge, una laurea in giurisprudenza in tasca e alle spalle anni di impegno nell’antimafia; la seguono la bolognese Michela Montevecchi, 41enne insegnante di lingue, e Mara Mucci (video), 30enne di Imola che, dopo essere stata licenziata per la gravidanza, porta come bandiera la lotta per i diritti delle donne precarie. Per incontrare un uomo bisogna scendere alla quarta posizione, dove con 172 voti si è piazzato Matteo Dall’Osso, giovane ingegnere bolognese, che da anni combatte contro la sclerosi multipla con cure non convenzionali, raccontando la sua storia in un blog.

Tra i primi dieci in Emilia Romagna, che fa il pieno di donne, anche la reggiana Maria Edera Spadoni, hostess di volo classe 1979, la 48enne consulente aziendale Adele Gambaro, l’insegnante di lettere Maria Mussini, ed Elisa Bulgarelli, 41 anni, perito agrario, già candidata alle scorse amministrative di Bologna. Fanno compagnia a Dall’Osso invece Vittorio Ferraresi, studente universitario di Finale Emilia, e il riminese Marco Affronte, in lista per il Senato.

Se la legge elettorale non cambierà, e le percentuali che in Regione vedono i 5 Stelle probabilmente anche oltre il 20%, Sarti, Montevecchi e Mucci paiono già sicure del loro seggio a Montecitorio.

Poche sere fa, nelle ore della riconferma plebiscitaria degli attivisti bolognesi ai due consiglieri regionali Giovanni Favia e Andrea Defranceschi, le tre ragazze erano presenti e hanno votato la fiducia senza troppe remore, come del resto ha raccolto molti applausi l’intervento di Dall’Osso.

Deludenti i risultati di alcuni favoriti per le prime posizioni del listone Emilia Romagna, come Renato Padoan (31esimo) e l’avvocato Giorgio Muccio, in una tornata di selezione che ha incontrato parecchi problemi informatici e polemiche sugli esclusi.

L’esito delle votazioni è arrivato a poche ore dalla chiusura dei seggi virtuali. Subito si è scatenato un tam tam su Facebook, con decine di commenti da parte di attivisti ed eletti. Entusiasta Giovanni Favia, consigliere regionale dell’Emilia Romagna: “Questa valanga rosa mi fa emozionare. Persone a cui voglio bene, con cui ho condiviso gioie e dolori, si preparano, insieme a noi tutti, dal basso, a scrivere un pezzo di storia. Anche grazie a loro il Movimento farà un grande salto di qualità”

Il consigliere comunale di Bologna Massimo Bugani, invece, polemizza con chi lo aveva critica pregiudizialmente prima di conoscere i risultati: “Nella gioia di vedere tantissime donne nei primi posti della lista dell’Emilia-Romagna (alle quali vanno subito i miei più sinceri complimenti) e nella gioia di vedere il grande Matteo Dall’Osso al quarto posto, fatemi togliere 2 sassolini dalle scarpe perché mi hanno fatto soffrire tanto e mi hanno riempito i piedi di piaghe e vesciche in questi mesi”.

“Si diceva “Bugani vuole il parlamento”. Risultato: Bugani non candidato – spiega nel post l’ex candidato sindaco – “Bugani metterà Nikilnero in parlamento”. Nikilnero non candidato; “Bugani spinge Negroni, il suo segretario.” Negroni non candidato; “Bugani spinge Di Carlo e Marziali, i suoi amici.” Di Carlo e Marziali non candidati; “Bugani sta pilotando le liste dei candidati.” Bugani non conosce 6 dei primi 10 classificati; “Il movimento è maschilista.” 7 donne nei primi 10 posti; “Il movimento è antidemocratico.” Candidati scelti democraticamente dalla rete. Cosa ne dite? La smettiamo adesso di credere a chi spara c.?” 

di Davide Turrini e Giulia Zaccariello

Articolo Precedente

Marescotti e Bonaga seguono l’esempio Grillo: “Primarie per tutti i parlamentari”

next
Articolo Successivo

Video del Fatto su studentesse adescate, gli inquirenti acquisiscono i filmati (video)

next