“Basta rinvii, si convochi questo ufficio di presidenza, si rifissi una data delle primarie, riprendiamo un percorso interrotto. Altrimenti rischia di essere devastante per il nostro schieramento”. Il giorno dopo le primarie del Pd,  Gianni Alemanno si appella al Cavaliere e al segretario Alfano affinché anche il centrodestra, come il centrosinistra, abbia le sue primarie per scegliere chi candidare a Palazzo Chigi. In un’intervista su SkyTg24 il sindaco di Roma ha spiegato che la scelta del leader da parte degli elettori sarebbe la soluzione allo stallo del Pdl. ”A prescindere da chi ha vinto a sinistra – ha detto -, proprio per essere competitivi, è necessaria una risposta diversa. Non propongo strade anti berlusconiane, propongo strade che vadano oltre questa situazione, che poi sono le stesse che ha indicato lo stesso Berlusconi. Lui ha indicato Alfano alla segreteria del partito, ha dato l’indicazione delle primarie: deve essere coerente con se stesso. Sono berlusconiano in questa versione – ha sottolineato Alemanno – quella del superamento di questa fase. Berlusconiano di sei mesi fa”. 

Ed è lo stesso Alemanno che allontana l’ipotesi di un imminente ritorno di Silvio Berlusconi come leader del centrodestra, anche se l’ex premier nei giorni scorsi ha annunciato di volere ‘scendere in campo’ con la sua lista ‘Forza Italia 2.0’. ”Non penso che sia riproponibile la candidatura di Berlusconi – ha affermato Alemanno – Sarebbe un atto irrazionale, tutto il percorso che abbiamo fatto da un anno e mezzo a questa parte indica la necessità di un ricambio generazionale, di una nuova formula per tutto il centrodestra”. Posizione che rafforza la posizione del segretario Angelino Alfano, convinto a proseguire sulla strada delle primarie anche per il centrodestra.

Il sindaco di Roma ha parlato delle primarie del centrosinistra come esempio di rilancio del partito: ”Io sono invidioso di queste primarie, perché si rivelano uno strumento eccezionale. Grazie alle primarie Bersani si può presentare come elemento quasi nuovo, nonostante la sua lunghissima storia. Sono uno strumento potente e sono una grande spinta alla partecipazione. Il centrodestra non può farne a meno”. Ha riconosciuto però che per il 16 dicembre, data fissata per le consultazioni del suo partito, “comincia a essere tardi. E’ una data che deve servire a rilanciare per gennaio sperando che il governo faccia chiarezza per la data delle elezioni perché ancora oggi navighiamo al buio, e c’è bisogno di chiarezza”.

Quanto a staccare la spina a Monti, Alemanno si augura “che non sia necessario compiere una scelta così drastica. Mi auguro che il governo dia risposte, lo deve fare. Aspettare fino ad aprile è troppo. Spero che la proposta di Alfano, senza minacce, trovi una risposta. Penso – ha detto ancora il sindaco – che tutto il popolo di centrodestra sia stanco di aspettare, i rinvii continui sono difficili da digerire e stanno creando un problema nelle nostre file”.

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