Ennesimo dissidio dentro al Movimento 5 Stelle. Massimo Bugani, consigliere comunale a Bologna, interviene a SkyTg24 e rintuzza le parole che poche ore prima aveva pronunciato il collega di partito Giovanni Favia.

“I miei rapporti con Giovanni Favia sono compromessi da tempo”, – afferma perentorio Bugani – “Non ho stima di lui e credo che le sue dichiarazioni, non dai fuorionda, il suo modo di smentirsi da un giorno all’altro e cambiare versione, sicuramente non hanno fatto bene al movimento, o quantomeno alla stima che potevo avere in lui”. Poi aggiunge: “Da qualche giorno sta facendo dichiarazioni che io e Marco Piazza, (l’altro consigliere comunale 5 Stelle a Bologna, ndr) non condividiamo minimamente”. Infine ancora il caso Salsi: “Le critiche ci stanno, ne ho avute anche io, mentre gli insulti per lei, come per altri, sono sempre da condannare”.

L’ultima puntata del batti e ribatti a 5 Stelle, arriva dopo la riconferma della fiducia istituzionale delle assemblee grilline a Bologna alla consigliera Federica Salsi, e a Ferrara a Favia. Operazioni a cui avevano immediatamente fatto seguito le ire di Grillo che aveva depotenziato il valore di queste pratiche nei meet-up con un post sul suo blog, e che a sua volta era stato rintuzzato da Favia dopo poche ore con l’ennesima bordata dove gli si additava il fatto che nel passato era stato proprio Grillo il primo a sottolineare l’importanza delle assemblee semestrali del Movimento.

Uno scambio che avviene di puntata in puntata tutti i giorni soprattutto attraverso i media, e che rivela una oramai insanabile frattura tra i gli eretici rappresentati da Favia, Federica Salsi, Valentino Tavolazzi, Raffaella Pirini e i fedeli alla linea come Bugani e Piazza.

L’ultimo intervento di Favia, a Radio24, che ha fatto nuovamente infuriare Bugani partiva nuovamente dalle modalità con cui Beppe Grillo gestisce i rapporti con gli eletti: “Liquidare un attivista del Movimento cinque stelle con un semplice “P.S.” postato sul blog di Beppe Grillo non va bene. Sono modalità che dovranno essere superate, perché ci espongono a delle criticità oggettive”.  “Io ho fiducia, sono nel movimento perché ci credo ancora”, – ha spiegato-, “Abbiamo cambiato tante cose, dovremo aggiustare ciò che non va”. 

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