Il sistema era semplice e collaudato: quando un contribuente si presentava da lui per versare le imposte, lui fingeva di fare il versamento, preparava una falsa ricevuta da consegnare al cittadino, e poi, una volta conclusa l’operazione, annullava il pagamento e si metteva in tasca i soldi. Così Federico Sabattini, cassiere e operatore di retro-sportello negli uffici di Equitalia di diverse città dell’Emilia Romagna, si è appropriato in quattro mesi (dal giugno all’ottobre del 2007) di quasi 60mila euro. Somma che ora, come stabilito dalla Corte dei conti dell’Emilia Romagna, dovrà restituire interamente alla società di riscossione dei tributi.

La truffa è venuta a galla grazie alla segnalazione di un cittadino che, nel 2007, si è presentato agli sportelli di Equitalia a Reggio Emilia, lamentandosi per un sollecito di pagamento di una somma già versata. Il cittadino ha portato come prova una ricevuta rilasciata proprio da Sabattini il 26 luglio 2007. C’è da dire che l’impiegato era già stato segnalato per delle irregolarità, tanto da guadagnarsi il trasferimento da Parma a Reggio Emilia e poi da quest’ultima a Guastalla. 

I giudici contabili lo hanno condannato per responsabilità amministrativa, nella fattispecie del dolo intenzionale, costringendolo a risarcire l’intera somma rubata.  Le appropriazioni indebite accertate partono da giugno e arrivano fino a ottobre 2007: in quei mesi Sabattini era cassiere e operatore di retro sportello negli uffici di Equitalia di Reggio Emilia e Guastalla.

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