E’ di oggi la notizia che la Chiesa polacca si scaglia contro Halloween accusando i proseliti della zucca di avviare i giovani all’occultismo e alla stregoneria. La stessa crociata lancia la Chiesa filippina e sul cattolicissimo sito Pontifex un corposo articolo scoraggia il culto pagano dei morti cui si rifà Halloween e invita invece ad abbracciare il culto dei santi, come prescrive Santa Madre Chiesa.

Scherzi della rete, i motori di ricerca hanno però individuato sulla pagina di Pontifex la parola “Halloween” e attirato così uno sciame di pubblicità di costumi da strega, bacchette magiche, zucche e cappelli a punta che fanno da cornice agli strali dei vescovi. Si vede che in fin dei conti alla Chiesa premono di più i soldi della pubblicità che la coerenza della dottrina. Ma a voler ragionare un pelino sull’infuriare di Halloween e sulle sue tanto deplorate derive commerciali di festa inventata, non lo sono forse tutte? Quale festa non è inventata? Il defunto Hobsbawn ha scritto un famoso saggio sull’invenzione della tradizione nella società umana.

Perché dunque la festa di carnevale o quella di tutti i Santi deve essere necessariamente più tradizionale della festa di Halloween? E se davvero si vuol fare la gara a quale è la più antica, Halloween festa celtica pagana stravince. Che poi la Chiesa cattolica dica di ripudiare il culto dei morti è ancora più sorprendente. Non è tutta intera questa religione fondata sul culto di un morto?

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