Nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo, l’udienza preliminare vede sul banco degli imputati dodici tra rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell’ordine e di Cosa nostra. “C’è emozione – ha detto ai cronisti il magistrato che sta lasciando l’Italia – perché inizia un processo importante e perché sono gli ultimi giorni, forse potrebbe essere la mia ultima udienza come procuratore aggiunto a Palermo”. L’emozione traspare anche nelle parole di Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso in via D’Amelio, che dal processo spera di trovare delle risposte. “Io credo – ha spiegato – che con la parte sana del Paese, che oggi dovrebbe essere qui presente, io credo che alla verità si possa arrivare”

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