Dopo la morte del giovane alpino la cronaca registra un nuovo attacco contro i militari italiani in Afghanistan. Un ordigno rudimentale è esploso oggi al passaggio di un convoglio dei nostri soldati: gli occupanti sono rimasti illesi. Lo si apprende dal Comando del contingente italiano. I militari saranno comunque sottoposti alla prevista visita medica al rientro in base.

Il ‘Cougar’, mezzo blindato speciale con protezione anti-esplosivo in dotazione alle unità del Genio, faceva parte di una pattuglia della Task Force South di stanza a Farah impegnata da tre giorni in un’operazione a sostegno delle forze di sicurezza afghane per il controllo del territorio nella provincia meridionale di Farah. Le unità di specialisti del genio del Regional Command West sono integrate in tutte le operazioni congiunte con la polizia e l’esercito di Kabul, e forniscono le capacità di ricognizione e rimozione di ordigni esplosivi improvvisati lungo i principali assi di comunicazione. Nell’ultimo mese sono stati 37 gli interventi dei team specializzati del terzo e del 32esimo genio in cui sono stati rinvenuti e distrutti ordigni rudimentali, i quali rappresentano la minaccia principale per le forze di sicurezza locali e internazionali oltre che per la popolazione civile

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