Senza avere la pretesa di riportare i risultati di un’indagine statistica scientificamente inattaccabile, il presente articolo nasce dalla volontà di vedere se il dibattito che è ripreso quest’anno in merito alla presunta trattativa Stato-Mafia, avesse avuto ripercussioni sulla più recente produzione libraria del 2012 (analizzata fino al 30 Settembre) con riferimento in modo specifico al fenomeno “mafia”. La rilevazione dei dati è avvenuta nella prima decade di ottobre e si è concentrata, come detto, solo sulla mafia, escludendo quindi altre forme di associazioni quali la ‘ndrangheta, la camorra o la sacra corona unita. Come fonte di informazione si è fatto riferimento essenzialmente a un importante sito italiano presente sul web che tratta vendite di libri on-line: Unilibro (in un caso la fonte è stata anche Amazon). Questa scelta la si è fatta sia per la crescente quota di libri acquistati attraverso internet sia perché una libreria on-line rispecchia meglio i criteri di base della nostra indagine: la immediatezza e la tempestività. Le tabelle che seguono cercano di offrire un panorama di quanto avvenuto nel corsi di quest’anno con uno sguardo anche all’ultimo ventennio.

La prima tabella (Tabella 1) prende in esame la distribuzione dei libri sulla mafia per anno di pubblicazione a partire dal 1990. Sono stati analizzati i dati per quinquennio e quelli dell’ultimo triennio. Premesso che sono circa un migliaio i libri pubblicati se considerassimo tutti gli anni dell’intero periodo, quello che salta subito agli occhi sono due fenomeni: il primo è quello per cui il numero annuale di tali libri è aumentato enormemente (di venti volte nel 2010 rispetto al 1990, passando da 6 Libri pubblicati nel 1990 a 121), segno palpabile di una crescente attenzione verso questi gravi problemi che affliggono il nostro paese da tempi lontani. Il secondo fenomeno è che nell’ultimo triennio (i dati del 2012 sono parziali) i valori si sono posizionati su cifre intorno o leggermente superiori alle 100 unità, che rappresentano forse la quota di assorbimento massimo del mercato dei libri su questo argomento (bisognerà aspettare qualche altro anno per avere conferma di ciò). Dai dati esaminati, pertanto, non sembra, almeno fino ad ora, che il mercato abbia proposto al lettore un maggior numero di temi di mafia, essendosi la produzione libraria mantenuta sugli stessi livelli numerici degli ultimi anni.

La Tabella 2 ci indica che a settembre 2012 meno di un libro su 5 (17 su 95) ha trattato argomenti di mafia dal punto di vista narrativo. La saggistica che tratta tali argomenti, in cui sovente si descrive la cruda realtà dei fatti, evidentemente attrae molto di più i lettori. Questa scelta, abbinata al trend ascendente di pubblicazioni avvenuto nel corso degli anni, potrebbe indicare una recente presa di coscienza dei cittadini italiani che cercano di capire e trovare risposte a ciò che accade intorno a loro. 

Le 95 pubblicazioni del 2012 sono frutto dell’impegno di 62 Editori (Tabella 3). Dall’analisi della tabella si evidenzia che 42 editori sono presenti con uno solo libro e 13 con due libri. I rimanenti 7 editori sono presenti rispettivamente 5 con tre libri e 2 con sei libri. 

Einaudi e Mondadori, due degli Editori più importanti presenti sul mercato librario, risultano essere quelli che hanno pubblicato il maggior numero di titoli con 6 ciascuno (Tabella 4).

Abbiamo voluto poi procedere ad un’analisi particolare. Cioè vedere se i libri pubblicati trattavano il fenomeno mafia attraverso le vicende di personaggi (positivi o negativi) il cui nome era presente già nei titoli dei libri stessi (Tabella 5). Il 20% (19 su 95) rientra in tale casistica e la metà di questi parla di vittime della mafia. Al primo posto di siffatta speciale classifica ci sono i magistrati Falcone e Borsellino con 8 pubblicazioni (citati insieme o singolarmente o insieme ad altri). Evidentemente, sebbene su di essi si sia già scritto e pubblicato tanto, le loro storie suscitano ancora estremo interesse.

L’ultima tabella (Tabella 6) mostra i 10 libri di saggistica di più recente pubblicazione; ciò al fine di avere una indicazione sulla tipologia di temi verso cui ci si sono orientati gli autori. In nessuno di questi libri si tratta in modo specifico di trattativa Stato-Mafia. In due casi su 10, invece, si parla di qualche personaggio specifico. Uno di questi è Peppino Impastato la cui tragica morte, su cui non è stata fatta ancora completamente luce, è stata ricostruita dalla Relazione della Commissione Antimafia nel 2000 e qui ripresentata da Giovanni Russo Spena, in una terza edizione aggiornata che riporta all’attenzione del grande pubblico le responsabilità di rappresentanti delle istituzioni nel depistaggio delle indagini attraverso, caso unico in Italia, una relazione scritta nel “Palazzo” emblema stesso delle istituzioni.

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