Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto. E chi è disonesto nel poco, lo è anche nel molto“. Vangelo secondo Luca 16, 1-13. 

Sono, probabilmente, la persona meno degna ed autorizzata a citare la Bibbia. Ma, da laico, non posso non condividerne enormi verità. 
Questa “del poco e del molto” è quella che più calza alla storia che sto per raccontarvi. 

Siamo a Verbania. Capoluogo di Provincia da oltre 31.000 abitanti. 
Al Consiglio Comunale siede Antonio Tambolla, che, leggo, è stato “eletto in consiglio comunale nella lista del Popolo della Libertà, poi passato ai Popolari per l’Italia di Domani ed ora fondatore ed unico rappresentante del nuovo gruppo Autonomo Tambolla”.

Il Tambolla “si è presentato nel nuovo ruolo e ora prosegue appunto in modo autonomo la sua attività avendo come singolare simbolo la foto di un bocciolo di rosa rossa con la scritta “Bella e profumata sarai nel mio destino per sempre tu.”
Certo non è il Parlamento, dove già illustri esponenti come l’onorevole Razzi, si erano distinti con interventi che erano una crasi tra Totò e il Tognazzi di “Amici miei” (massimo esponente della Supercazzola). 

Ma è un Consiglio Comunale. Di un Capoluogo di Provincia. Da 31.000 abitanti.
E, oltre alle capacità nel piccolo e nel grande, c’è da dire che “chi parla male, pensa male” (Nanni Moretti 19, 4-6). 
Se questa è la classe politica (ad ogni livello) siamo spacciati. 
E c’è poco da ridere. 
Ecco l’intervento del Tambolla sull’argomento “treni e pendolari“:

Grazie a Massimo per le segnalazione.

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