E’ possibile costruire un intero vano su una palazzina storica proprio accanto alla Cattedrale di Trani? La dott.ssa Isabella Maria Scamarcio che di leggi se ne intende essendo stata la vice capo di Gabinetto dell’ex Ministro di Grazia e Giustizia Nitto Palma lo ha ritenuto possibile.

L’area è protetta dalla Soprintendenza ai beni culturali e rappresenta la cosiddetta “zona rossa” – dove non si può smuovere neanche un sasso, adiacente alla più famosa Cattedrale sul mare candidata a divenire “Patrimonio dell’umanità”. Alcuni mesi fa la Soprintendenza aveva fatto rimuovere un segnale stradale che rovinava l’estetica di un muro del Palazzo del Tribunale. Eppure la scorsa settimana lo sconcerto deve aver colto alcuni cittadini in visita al Duomo che dal campanile hanno osservato sul terrazzino della palazzina adiacente operai al lavoro, mentre smontavano una impalcatura svelando un intero vano abusivo in muratura, nuovo d’intonaco.

Ma quello non è il Palazzo che ancora mostra le iscrizioni degli antichi magazzini doganali, London, Danemark, e che tutti i turisti fotografano perché testimonianza storica della gloria del porto di Trani? Un vano abusivo sul terrazzino proprio accanto alla Cattedrale, nessuno se l’aspettava. Un terrazzo che assicura vista mare e Cattedrale, e dal quale si possono ammirare Castello Svevo, porto, centro storico ed infine, proprio a fianco il mastodontico Duomo. Paradossale proprio a Trani dove la Soprintendenza tiene segregato un intero quartiere (Stadio), di diecimila abitanti  da un passaggio a livello davvero insensato, per non intaccare un piccolo muretto ottocentesco di una villa protetta. Di fronte al Duomo ed al famoso Tribunale invece spunta un intero vano che crea di fatto un mini-attico, senza che nessuno se ne accorga.

Immediata la segnalazione dei cittadini alla Polizia Giudiziaria per verificare se vi fossero illeciti. Tempestivo l’intervento sul luogo della Pm. di Trani e dei responsabili dell’Uff. Tecnico che hanno emesso un’ordinanza di sospensione dei lavori e inoltrato alla vicina Procura della Repubblica la segnalazione dell’abuso edilizio. Forse anche in questo caso ci troveremo di fronte al virus “a sua insaputa”, che spesso contagia alte personalità dello Stato, comunque un cubo di mattoni, una sopraelevazione panoramica così a vista, difficile che passi inosservato.

La zona è stata giudicata uno degli angoli più belli del Meridione, ed è meta di numerosi turisti tutto l’anno. Il valore di un immobile in quella zona è elevatissimo ed ogni metro quadro in più costituisce un notevole incremento di valore dell’esistente. E’ impossibile ricevere autorizzazioni ad apportare modifiche o cambiamenti in quella zona che rappresenta il cuore del centro storico di Trani; nella piazza del Duomo si tengono concerti di musica classica, rappresentazioni teatrali e perfino Elton John cercò di tenervi un’esibizione non riuscendovi.

Insomma un’area protetta e vigilata dove sembra quasi impossibile che possa essere accaduto uno scempio del genere. Eppure a volte l’impensabile si manifesta agli occhi di cittadini che spesso si vedono negare l’autorizzazione a ricoprire la caldaia del gas nella propria abitazione lontana da qualsiasi edificazione di pregio. Gli agenti della Pm hanno intimato alla dott.ssa Scamarcio proprietaria dell’immobile, al tecnico ed alla ditta di costruzioni di sospendere qualsiasi attività edilizia di prosecuzione all’interno dell’unità e sul terrazzo avendo costatato che i lavori effettuati sono privi di atto abitativo edilizio e dell’assenza di parere di merito della Soprintendenza di Bari per il manufatto esterno sul lastrico solare.

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