Centinaia di migliaia di euro al mese sono i fondi che il Comune ha destinato alle cooperative sociali nel periodo tra il 1998 e il 2006. Tra le cinque cooperative in questione c’è anche quella attualmente presieduta e fondata da Giovanna Maria Cumino, moglie del deputato Pd Mimmo Lucà. Quest’ultimo era stato coinvolto nell’inchiesta Minotauro, che si è concentra sulla ‘ndrangheta in Piemonte. Lucà sostenne la candidatura di Piero Fassino e in una telefonata intercettata chiedeva a Salvatore Demasi, arrestato per ‘ndrangheta, voti per il candidato sindaco. Il Movimento 5 Stelle ha pubblicato nei giorni scorsi un cd contenente tutti gli affidamenti diretti del Comune di Torino. In un primo momento i dati sembravano poco affidabili, ma attraverso determine e delibere i consiglieri M5S hanno ricostruito la storia dei finanziamenti alle 5 cooperative. Dopo un primo bando della durata di 4 anni, con una serie di proroghe ad hoc, le cooperative si sono aggiudicate fondi per decine di milioni euro per altri 4 anni  di Cosimo Caridi

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