Da giorni si assiste, nei sondaggi, alla rimonta dello sfidante Romney sul presidente Obama. Se, come molti ritengono, ciò è il risultato delle scarse capacità di debater di Obama, c’è da scommettere che il divario potrà aumentare dopo il confronto tra i vice.

I politologi avvertono tuttavia che, guardando all’attribuzione dei grandi elettori e al margine di vantaggio che ancora Obama mantiene in due dei quattro Stati decisivi, se le cose restano così, non basterebbe questo recupero ad assicurare la vittoria a Romney.

E tuttavia, oltre ai sondaggi, c’è un altro dato interessante che occorre tenere presente per capire cosa potrà succedere negli Usa.

Ce lo rivela un blog italiano dal titolo visionario (America 2040) che ha riportato un documento molto interessante proveniente dalla organizzaizone della campagna democratica, sull’andamento delle registrazioni per il voto.

Il dato è sorprendente perché in molti stati la registrazione al voto presso i democratici supera significativamente quella dei repubblicani. In alcuni stati, dove ci si aspetta un confronto più aspro, addirittura i democratici registrano un incremento rispetto al medesimo dato del 2008 e una maggior presenza dei latinos, delle donne e dei giovani under 30, cioè di quella tipologia di elettori che ha decretato la vittoria di Obama la scorsa volta.

Al di là del significato e di ciò che accadrà alla fine in questa tendenza, il messaggio sottolineato anche da America 2040 è che la mobilitazione per la registrazione del voto è un elemento cruciale negli Stati Uniti.

Vista da questa parte dell’oceano l’idea che ci debba pre-registrare per votare desta scandalo, come potrebbe destare stupore il fatto che, in molti stati Usa, molti elettori si registrano direttamente presso il partito che decidono di votare. Personalmente mi sfugge il senso di una pre-registrazione prima del giorno del voto, ma la circostanza rivela che le spinte mediatiche, i dibattiti “all’ultimo giorno” e così via, possono contare meno del lavoro dell’apparato …organizzativo di partito e del ‘porta-a-porta’che spinge gli elettori a registrarsi.

E forse questa è una chiave di lettura in più per capire il senso del dibattito sulle regole da attuare nelle primarie del Pd

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