“Intende il governo invitare alle dimissioni il ministro dell’Economia Vittorio Grilli“. Lo ha chiesto il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, durante una conferenza stampa a Montecitorio in cui è stata anticipata un’interrogazione formale al presidente del Consiglio, Mario Monti, per chiedere “se non intenda, nel rigoroso rispetto delle procedure giuridiche in tema di revoca e conferimento di incarichi pubblici e ferme restando le prerogative del Capo dello Stato, invitare alle dimissioni il ministro”. “E’ vero o non è vero – ha chiesto Di Pietro – che Grilli ha tentato di scavalcare i concorrenti per diventare governatore della Banca d’Italia rivolgendosi a Ponzellini? Sono veri i fatti che risultano dalle telefonate tra l’ex presidente Ior Gotti Tedeschi e l’Ad di Finmeccanica Giuseppe Orsi sulle presunte consulenze all’ex signora Grilli (Lisa Lowestein)? Il presidente del Consiglio ne era a conoscenza?”. La conferenza stampa di Di Pietro arriva il giorno dopo l’allargamento dello scandalo della Regione Lazio all’Italia dei Valori e al capogruppo Vincenzo Maruccio, accusato di essersi appropriato di 700 mila euro di fondi pubblici del partito. Sull’argomento Di Pietro si difende e rilancia: “Non ci abbiamo pensato due volte, abbiamo preteso e ottenuto immediatamente le dimissioni di Maruccio. Avevo dato un ultimatum di tre ore – afferma -, ma sono bastati venti minuti. Le istituzioni devono essere sempre governate da persone al di sopra di ogni sospetto”. Poi però il leader Idv si nega alle domande dei cronisti sull’indagine a carico proprio dell’ex capogruppo Idv Vincenzo Maruccio  di Tommaso Rodano

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