Il prodotto interno lordo italiano è sceso dello 0,8% nel secondo trimestre di quest’anno, dato che comporta una caduta tendenziale del 2,6% per il 2012. Lo comunica l’Istat confermando il dato diffuso nel settembre scorso, peraltro in linea con le stime diffuse ieri in serata dal Fondo monetario internazionale, che indicano una riduzione del 2,3%

Sempre nel secondo trimestre 2012, il potere d’acquisto delle famiglie, tenuto conto dell’inflazione, si è ridotto dell’1,6% rispetto al trimestre precedente e del 4,1% rispetto al secondo trimestre 2011. L’Istat precisa che il calo tendenziale è il più marcato dal 2000 a oggi. Mentre è scesa ai minimi dal 1999 la propensione al risparmio, che al netto della stagionalità è stata pari all’8,1%, con una diminuzione di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,5 punti rispetto allo stesso periodo 2011. 

Il rapporto deficit/Pil è sceso al 2,8% nel secondo trimestre, rispetto al 3,2% dell’analogo periodo del 2011. Nel primo semestre il rapporto è invece rimasto invariato al 5%. E’ stato inoltre rivisto in miglioramento il dato relativo al primo trimestre, con un rapporto tra indebitamento e crescita che passa dall’8% al 7,3%.

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