“Troveremo la soluzione tecnica appropriata per assoggettare all’Imu tutti quelli che devono pagare”. Lo assicura il ministro dell’Economia Vittorio Grilli dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha bocciato il decreto per l’applicazione dell’imposta agli enti non commerciali, quindi anche alla Chiesa. Secondo il massimo organo della giustizia amministrativa, nello scrivere il decreto il ministero ha “esulato” dai poteri regolamentari che la legge gli conferiva. L’estensione dell’Imu riguarda diversi enti no profit, ma ora si riaccendono le polemiche che hanno accompagnato la scelta di imporre la tassa anche sugli immobili ecclesiastici. E qualcuno arriva a ipotizzare “che la norma sia stata scritta tardi e male a bella posta, contando proprio sulla bocciatura”, come afferma il segretario del Psi Riccardo Nencini

“Il consiglio di Stato mette in dubbio che possano essere raggiunti i risultati sperati attraverso una procedura regolamentare”, ha chiarito Grilli, spiegando di non avere ancora letto la sentenza. “Ne prendiamo atto, ma ovviamente l’obiettivo non cambia: troveremo la soluzione tecnica appropriata per mantenere l’obiettivo di assoggettare all’Imu tutti quelli che devono esserlo”.

Grilli, in Lussemburgo per il vertice dell’Eurogruppo, ha anche promesso che il governo farà “il possibile per evitare un aumento dell’Iva e stiamo ragionando in questi termini”. Sarà sciolta domani invece la riserva italiana sulla Tobin tax, la tassa sulle speculazioni finanziarie. Nelle settimane scorse, ha spiegato Grilli, il presidente del Consiglio Mario Monti “ha dato un’apertura ai suoi colleghi di governo” suggerendo “di considerare con attenzione” il tema. “In questi giorni”, ha continuato il ministro, “per viaggi vari non ci si è riusciti a coordinare, un ulteriore confronto con Monti è necessario, perché questa è anche una decisione politica, non solo del ministero dell’Economia, ma di indirizzo del Paese”. 

Il ministro ha poi ribadito che l’Italia “sta facendo ottimi progressi e la nostra valutazione è che al momento non è necessario chiedere aiuti particolari”. E l’avvio dell’Esm, il meccanismo permanente di stabilità da 700 miliardi il cui consiglio si è riunito oggi per la prima volta a Lussemburgo, “è una tappa fondamentale verso la costruzione di un’Europa più solida”. Perché, ha comentato Grilli, l’Unione monetaria può “contare su strumenti di sostegno emergenziali che, assieme alle dichiarazioni fatte dalla Banca centrale europea, chiudono un percorso molto difficoltoso ma secondo me di successo”.

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