Una “rete” di salafiti che avevano nel mirino “organizzazioni ebraiche“. L’operazione anti terrorismo, corso da questa mattina in Francia e che ha comportato il rinvio di un viaggio del ministero dell’Interno Manuel Valls, ha già un bilancio: un morto e 10 arrestati. Il primo è stato a Strasburgo mentre tentava di resistere all’arresto, gli altri sono stati bloccati nel blitz in varie località.

L’uomo, aveva 33 anni ed era francese. Ha aperto il fuoco contro i poliziotti che stavano per catturarlo dentro la sua abitazione. Gli agenti hanno risposto. Nella sparatoria tre agenti hanno riportato lievi ferite grazie alla protezione assicurata loro dai giubbotti anti-proiettile. La compagna del presunto terrorista invece è stata arrestata. Jeremy Sidney, 33 anni, di nazionalità francese convertito all’islam radicale, “si era rasato la barba arrivando a Strasburgo e questo – ha continuato il procuratore di Strasburgo – è il segno di un imminente passaggio all’azione”. Sidney “era l’obiettivo principale” dell’operazione antiterrorismo – ha aggiunto Christophe Allain, capo della polizia locale – “sapevamo che era pericoloso” ma gli agenti pensavano di poterlo arrestare senza violenza grazie all’effetto sorpresa. Il raid si è concentrato su “cinque obiettivi”, compresa la zona di Cannes, dove invece un altro uomo è stato bloccato senza che opponesse resistenza.  

Le indagini sono partite dopo l’attentato avvenuto il 19 settembre scorso a Sarcelles alla periferia settentrionale di Parigi, dove una bomba a ridotto potenziale fu lanciata contro un negozio di alimentari ‘kosher‘ (dove si trovano gli alimenti preparati secondo le indicazioni religiose ebraiche, ndr), provocando il ferimento leggero di una persona e causando la reazione della comunità ebraica locale. Gli investigatori hanno comunque escluso legami con le proteste scoppiate nel mondo arabo dopo la diffusione in California di un film su Maometto ritenuto blasfemo.

Il presidente francese Francois Hollande ha sottolineato la “piena determinazione dello Stato a proteggere il popolo francese contro ogni forma di minaccia terroristica”. Nel corso dell’operazione, ha poi spiegato il procuratore di Strasburgo Francois Molins,, è stata ritrovata una lista di “organizzazioni ebraiche”, nei vari covi della cellula sono stati ritrovati fra l’altro dei “testamenti” e una lista di “associazioni israelitiche”. Secondo il magistrato l’uomo ucciso dalla polizia voleva probabilmente “finire da martire”. Lo ha detto il procuratore di Strasburgo. “L’inchiesta – ha detto il magistrato – dovrà stabilire quali fossero i prossimi obiettivi della cellula”. Secondo le prime informazioni alcuni degli arrestati erano delinquenti convertiti “all’islam radicale”.“Una o due persone sono alla macchia” ha affermato Molins, precisando che gli arresti sono avvenuti a Parigi e nella banlieue, a Strasburgo e nelle Alpi Marittime, il dipartimento di Nizza.

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