A Milano c’è una minoranza silenziosa che si aggira alla disperata ricerca di un posto dove mangiare un buon frico. Il re dei piatti tipici friulani, ovvero sformato di patate e Montasio (qualcuno ci aggiunge anche la cipolla) cotto in padella con burro o lardo fino a farlo diventare morbido dentro e croccante fuori. Lontano mille miglia dalle raffinatezze da nouvelle cuisine, ma squisito e di una pesantezza esagerata, il frico attira seguaci anche tra i non autoctoni. Recentemente anche Gerard Depardieu, scopertolo durante un viaggio in Friuli, lo propone nel suo ristorante parigino.  Ma dove deliziarsi con la cucina friulana a Milano? In pochi posti, a dire il vero. Se a ogni angolo della città spuntano trattorie abruzzesi e ristoranti toscani, infatti, di locali friulani ce ne sono due. Più un terzo tarocco e un quarto fuori gioco.

1– Mandi! Osteria friulana, via D’Apulia 4
In questo angolo di Friûl potete dare sfogo ai vostri desideri culinari più spinti: dalla pasta e fagioli ai cjarsons, ravioli carnici ripieni di cioccolato serviti con cannella e ricotta affumicata, fino al muset e brovada, il cotechino con rape infuse in vinaccia e cren. L’ambiente è informale, allegro e schietto, come il suo proprietario: il mitico oste carnico a metà serata sfodera la chitarra e intona villotte friulane e canzoni di De André. Spettacolo imperdibile, specie se irrorato da una buona dose di Tocai, ops, di Friulano.

2 – Ristorante Sauris & Borc da Bria, via Toselli 2
Ecco la vostra seconda scelta: qui trovate ottime zuppe, di cipolla, lenticchie e farro e un’immigrata, la jota triestina (fagioli, crauti e pancetta affumicata), oltre a una vasta scelta di secondi tipici, dal gulasch alla trota salmonata. Ma non mancate di assaggiare un piatto di salumi misti: qualche fetta di crudo affumicato di Sauris, un po’ di lardo alle erbe (irresistibile!) e un pezzo di Formadi frant.

3 – Ostarìe Vecjo Friûl, via Rosmini 5
Attenzione questo, che a prima vista sembrerebbe il più originale dei quattro, in realtà di friulano ha solo il nome. Il menu proposto, infatti, non ha nulla di tipico. C’è da dire, però, che l’inghippo viene svelato dallo stesso oste, sia a voce sia sul sito internet: «Il gallo in ferro battuto è il simbolo delle ostarie friulane, ma io propongo una cucina lombarda, milanese, come nella mia tradizione, mentre il nome del locale è rimasto quello originale».

4 – Trattoria Albero Fiorito, via privata Pellizzone 14
L’Albero Fiorito è una trattoria gestita da friulani che però non propone la cucina tipica regionale. Si tratta di un ameno locale nascosto in una strada privata senza insegna né luci, che resiste meravigliosamente identico a se stesso da oltre 50 anni. Piatti semplici, prezzi popolari, ci si apparecchia la tavola da soli, ci si siede con chi capita (e chi capita in questo rifugio peccatorum!) e, soprattutto, non si fanno domande. Scusi lei è friulano? NO. Peccato che un’aquila gialla su sfondo blu appesa alle pareti ci dica il contrario. Ma questo è un dettaglio, non serve saperlo.

di Natascia Gargano

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