Ho avuto modo di partecipare, da giornalista, ad un incontro del meetup di Amici di Grillo in Europa, organizzato dal Movimento 5 stelle di Zurigo. Vi partecipavano diversi aderenti al Movimento 5 stelle ed alcuni esperti collegati dall’Italia e dall’estero.
Dopo un iniziale appello dei presenti ed una fase di ottimizzazione dei collegamenti audio e video, gli esperti, tutti docenti universitari e giuristi, hanno cominciato con relazioni sull’argomento loro affidato. In questa seduta si parlava di Costituzione e di riforme. A tutti i partecipanti era consentito di intervenire via chat o con dei twitter. La piattaforma sulla quale si teneva la video conferenza si è dimostrata efficiente e del tutto gratuita. Ho seguito per circa un’ora i lavori e poi mi sono scollegato per seguire, ahimè, Ballarò.

Mentre guardavo Crozza e Floris, Pegnioncelli e la Fornero, riflettevo sulla grande distanza tra i due mondi: quello che da Zurigo, collegato con molti fuochi in tutta Europa parlava di riforme e quello che metteva in scena l’ennesimo talk show ripetitivo ed improduttivo, ma molto divertente. Potremmo dire che in contemporanea andavano due avvenimenti: da Zurigo uno di informazione ed approfondimento, da Roma uno di informazione ed intrattenimento. Le nuove formule di videoconferenza utilizzate dai grillini, non sono poi una novità sostanziale. Tutte le imprese europee ormai da anni lavorano in videoconferenza. La globalizzazione impone tempi ed orari molto particolari, per cui il capo vendite che opera a Zurigo e deve ottenere informazioni urgenti da Singapore, deve collegarsi anche di notte per ottenere urgenti variazioni di listino. Io stesso, per anni ho coordinato la mia redazione in Svizzera via skype, abbattendo totalmente i pesanti costi della logistica: un biglietto di treno andata e ritorno Zurigo Basilea costa, il collegamento skype con web camera è gratuito.

Quindi la modalità assembleare adottata dal Movimento di Grillo è, credo, soprattutto una dimostrazione “antispreco”, perché tende a rendere efficaci i risultati abbattendo totalmente i costi. Il punto resta sempre l’impossibilità di accesso di gran parte della popolazione, la mancanza di contatto fisico e quindi emozionale, sia nell’affermazione del consenso che del dissenso. Un Nichi Vendola, non sarebbe mai diventato ciò che è partendo da un video collegamento. Servono, applausi, pelle d’oca, e lacrime per diventare leader politici. In video esperti hanno relazionato dalla propria casa ed i partecipanti hanno discusso comodamente adagiati in poltrona. A Zurigo, nella Casa d’Italia gli organizzatori partecipavano ai lavori prendendo l’aperitivo. Insomma una politica dai toni e le modalità piacevoli, direi antistress oltre che antispreco. Questa settimana, sempre dalla Casa d’Italia di Zurigo si replica, con ospiti d’eccezione: il P.M Antonio Ingroia, e l’On. Laura Garavini del Pd della Commissione antimafia. La nuova politica viaggia veloce, comodamente e senza distrazioni, ma speriamo almeno in questa occasione di avere qualche emozione.
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