Devo chiedere scusa alla signora Nicole Minetti. Per l’impertinente domanda che mi sono azzardata a farle. Sono stata proprio una sciagurata e le ho guastato la festa mentre si godeva il suo momento di gloria dopo il debutto in passerella in audacissimo trikini bianco, rivelatore di rotondità e morbidezze, forse, poco adatto al ruolo istituzionale che rappresenta. Sono davvero imperdonabile.

Mentre Nicole, che doveva sentirsi un pò Sharon Stone, un po’ Kate Moss ( rispettivamente testimonial di Just Cavalli e di Liu Jo) si concedeva a flash e domande di giornalisti, la mia è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Fra un “ha sfilato come donna o come politica?” (“Come donna, naturalmente”); un “era emozionata?” (“Emozionatissima. Era la mia prima sfilata”); un “sfilerà ancora?” (“Certo”), ecco, proprio nel bel mezzo di questo illuminante botta/risposta, il mio colpo basso

Nicole Minetti in trikini bianco sfila per Parah

Mi presento e chiedo cortesemente una domanda per Il Fatto Quotidiano. già a sentire il nome del giornale, Nicole si irrigidisce e il bel sorriso su una maschera di silicone e botox s’incrina. Ma quando le sparo la domandona, la signora non ha più freni. Oso chiederle: quanto l’hanno pagata per sfilare? Gonfia il petto, anch’esso rifatto, e giù improperi a gola spiegata: “Lei non si vergogna di fare certe domande? Come si permette? Io vengo a chiederle quanto guadagna?”

Signora, si calmi. Non è un mistero. Guadagno il giusto, ma molto meno dei suoi 150mila euro all’anno, pagati, tra l’altro, dai contribuenti. La Minetti mi squadra dall’alto in basso: “Si guardi com è vestita! Quanto ha speso per questa giacca, per questi occhiali?”.

Rispondo che sto facendo il mio lavoro. E a giudicare dalla sua reazione, non lo faccio neanche troppo male. Mentre lei, cara Minetti, non sta facendo il suo. A rincarare la dose si inserisce nell’alterco l’amica che mi definisce “scostumata” e anche “villana” perché ho osato chiedere quello che ho chiesto. Ma come si chiama l’amica di Nicole? Non risponde e continua a insultarmi. In fatto di arroganza non è seconda alla sua compare. Il fidanzato, invece, è più educato, si presenta e mi porge la mano.

Dopo la sfilata Nicole Minetti risponde alle "domande" dei giornalisti

Sono comunque riconoscente alla signora Minetti. Dopo averla vista sfilare e, soprattutto parlare, ho rivalutato Elisabetta Gregoraci, in passerella subito dopo Nicole. Davanti a tanta volgarità esibita, la Gregoraci (che comunque è sempre la moglie di Flavio Briatore) è apparsa come una principessa di bon ton.

Devo delle altre scuse, a mia figlia di dodici anni. Era la prima volta che la portavo a vedere una sfilata. Incredula mi ha chiesto: “Ma chi è questa signorina?”.

E adesso cosa le dico? Faceva l’igienista dentale (“mamma, cosa vuol dire?”), puliva cioè i denti di Berlusconi (Berlusconi di fama lo conosce pure lei), poi è stata eletta consigliera in Regione Lombardia. Approva, delibera, regolamenta, insomma rappresenta gli interessi di noi cittadini. In realtà il suo merito, un po’ come la pupa del boss, è stato quello, secondo le accuse dei magistrati di Milano (è imputata per induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile) di organizzare per lui le feste nella villa d’Arcore, di avergli presentato delle ragazze, ribattezzate le Olgettine.

 

Provate voi a spiegarlo ai vostri figli adolescenti. Io non ci sono riuscita.

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