Il presidente del Carroccio torna sul palco: questa volta tocca a Brescia, per la festa provinciale del partito. Cerca di rispolverare il vecchio “celodurismo”. Qualche ruggito e un paio di insulti con argomenti sempre meno convincenti declinati confusamente davanti ad una platea ridotta ai minimi termini, tra sedie vuote e qualche nostalgico armato di bandiera. Poi un sussulto d’orgoglio sugli allevatori e le quote latte: “Roma ladrona ci ha chiesto conto dei soldi usati per aiutare gli allevatori”. Appena duecento le persone che venerdì sera hanno assistito al comizio del vecchio capo, apparso più stanco e confuso che mai. Alla fine, dopo aver salutato Mario Monti e Giorgio Napolitano con un “padania libera”, con qualche giorno di anticipo sul suo settantunesimo compleanno è stato festeggiato con una torta al Sole delle Alpi di Alessandro Madron

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