Per gli oltre ottomila italiani in lista d’attesa di un trapianto c’é una buona notizia: il Senato ha approvato il disegno di legge che consente il trapianto parziale tra viventi, a titolo gratuito, di polmone, intestino e pancreas. Il provvedimento, già approvato dalla Camera, é quindi legge e dovrebbe consentire di ridurre le lungaggini burocratiche e gli ostacoli ancora previsti dalla legislazione vigente in materia di trapianti. A beneficiarne dovrebbero essere soprattutto alcune patologie pediatriche e i casi più complicati.

Tuttavia, si tratta solo dell’inizio di un percorso, di un passo in avanti importante, ma non la fine. “La legge ora consente i trapianti da viventi per questi organi – spiega al fattoquotidiano.it Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti (Cnt) – ma quest’attività dovrà essere regolamentata, prima dal Consiglio superiore di sanità, che dovrà stabilire i criteri. E poi servirà o un’autorizzazione del ministero della Salute, o un coinvolgimento delle Regioni”. Fino ad oggi il trapianto da viventi in Italia é stato consentito dalla legge solo per rene (dal 1967) e fegato (dal 1999). “La possibilità di trapianti parziali da vivente di polmone, intestino e pancreas – continua Nanni Costa – riguarderà pochi e selezionati casi, soprattutto a favore dei bambini“.

In un Paese come il nostro, dove l’età media dei donatori di organi continua ad essere sempre più avanzata (cosa che modifica le condizioni di prelevabilità degli organii) é importante allargare la chance di avere un organo. In Italia però la possibilità di donazione da vivente, pur in aumento, é ancora poco sfruttata a differenza di quanto avviene in Asia e negli Stati Uniti (dove il 50 per centro dei trapianti di rene é da vivente). Nel nostro Paese negli ultimi dieci anni, secondo i dati del Cnt, sono stati eseguiti 1432 trapianti di rene da vivente (nella maggioranza dei casi a donare sono le donne, madri e mogli), di cui 73 pediatrici. Nel 2011 sono state diciotto le donazioni parziali di fegato da vivente e 211 i trapianti di rene, che “rappresentano solo il 13 per cento del totale – conclude Nanni Costa – mentre dobbiamo arrivare almeno al 20-25 per cento”.

Non mancano comunque segnali positivi. I dati preliminari del Cnt dei primi 4 mesi del 2012 hanno mostrato un aumento del numero assoluto di trapianti, attestatosi a 3091 unità. Sono aumentati in particolare i trapianti di rene (1688 contro 1542 del 2011), per cui c’é la lista d’attesa più lunga (ben 6500 persone), e di fegato (1071 contro 1019, e 1000 persone in attesa), mentre il numero di trapianti di cuore ha subito un leggero calo. Ad attendere un polmone nuovo invece sono 382 persone, 236 il pancreas e 23 l’intestino. Per quanto riguarda invece i bambini in attesa di un trapianto, a fine 2011 ce n’erano 195 complessivamente. C’é da sperare che l’approvazione dei regolamenti necessari a rendere operativa la legge sia più celere di quanto avviene di solito in Italia, in modo da dare una nuova speranza a chi da anni convive con la malattia.

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