Mario Monti non parla con la stampa italiana, non a Cernobbio. Nel corso della trentottesima edizione del workshop Ambrosetti, il premier ha infatti evitato qualunque domanda proveniente dai cronisti nazionali. “Non ne sento l’esigenza”, ha detto in una delle rare interlocuzioni. Giornalisti italiani a bocca asciutta, dunque, ma quasi un’ora per le domande dell’inviata dell’emittente straniera Cnbc. Un’intima conversazione, comodamente seduti in riva al lago. “A differenza degli altri relatori, vi ho fatto ascoltare il mio intervento”, si smarca Monti alla fine della tre giorni, riferendosi alla possibilità per la stampa di seguire sugli schermi il suo discorso di chiusura. Una concessione non sufficiente a sanare la totale assenza di contraddittorio, che rimane un errore anche per il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli: “Se ha parlato solo con la stampa straniera, evitando le altre domande, ha sbagliato” di Franz Baraggino
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