Michele Santoro, Carlo Freccero, Gianni Bomcompagni, Raffaela Carrà, Paolo Mieli, Enrico Mentana. Celebri volti del piccolo schermo e grandi nomi del giornalismo italiano alla festa del Fatto al Parco della Versiliana.

I temi caldi del dibattito: il futuro della Rai tecnica e quello di Servizio pubblico di Michele Santoro che sbarcherà a ottobre su La7. “Io mi sento ancora un uomo della Rai, ma nello stesso tempo penso che il servizio pubblico è chi lo fa, non un logo o un marchio” afferma Santoro “la Rai dovrebbe dare un’occhiata a queste realtà in diaspora”. Il giornalista Paolo Mieli invece è tra coloro che hanno criticato la scelta del conduttore di trasferire il programma dalla multi-piattaforma alla televisione generalista. “Il successo del progetto aveva dato coraggio a tanti professionisti, come quando venne fondato il Fatto Quotidiano. Io avrei sperato di vederlo ancora sul web o sulle tv locali” sostiene l’ex direttore del Corriere della Sera. Per quanto riguarda la gestione tecnica della Rai Carlo Freccero, direttore di Rai 4, percepisce un’aria nuova: “Spero si inizi a parlare anche di investimenti e non soltanto di tagli. Però devo dire che il clima è cambiato.  Gubitosi e Tarantola sono da ancien regime, però parlano anche con i clandestini, con me, con coloro che in passato sono stati emarginati . E’ questo fa ben sperare”. ” Se riassumessero in Rai i talenti epurati allora passeranno alla storia e aprirebbero una nuova stagione della tv pubblica libera dai partiti” conclude Paolo Mieli

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