Il sovraffollamento delle carceri, gli ultimi criminali nazisti, l’Ilva di Taranto, i traffici di uomini e di rifiuti tossici, la camorra e la sacra corona unita: questi i temi dei video vincitori della diciottesima edizione del Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi. Il premio al miglior servizio da tg va a Giulio De Gennaro del Tg5, autore di una caccia ai nazisti che si conclude con un’intervista a Werner Bruss, il responsabile dell’eccidio di sant’Anna di Stazzema.

Emilio Casalini di Report vince invece la sezione miglior reportage breve con ‘Spazzatour’, il viaggio andata e ritorno dei rifiuti tossici, che partono dall’Italia, arrivano in Cina dove vengono lavorati e riutilizzati nella fabbricazione di giocattoli, mentre Barbara Cupisti, con ‘Fratelli e Sorelle’ sulla vita di detenuti e agenti all’interno dei penitenziari italiani si aggiudica il premio per il miglior reportage lungo. Sulle condizioni dei penitenziari italiani è anche ‘Il carcere di San Vittore’, di Alessandro Hielscher del Tg2, vincitore del premio Miran Hrovatin riservato ai tele-cineoperatori.

Emiliano Bos e Paul Nicol della Radiotelevisione Svizzera sono, invece, i vincitori del premio al miglior reportage internazionale con il loro ‘Mare deserto’, storia di immigrazione e disperazione mentre è la Puglia la protagonista della categoria miglior servizio di televisioni locali e regionali, con Lucia Portolano della salentina Telerama, che con ‘Mesagne e la Scu’ si lancia sulle tracce della sacra corona unita. Quanto alla sezione miglior servizio delle web-tv vincono, a pari merito, Attilio Bolzoni con ‘I nuovi signori di Sabaudia’, inchiesta realizzata per Repubblica.it e Claudio Papaianni e Andrea Postiglione del sito dell’Espresso con ‘Il bacio del padrino’.

L’inedito ‘Kome un palloncino’, il video di Massimiliano Cocozza sulla delle persone affette dalle malattie neoplastiche, vince il premio IA Doc Rai e si guadagna la messa in onda su Doc3 e su Rainews. Premio della critica, infine, a Alessandro Sortino e Lorenzo De Giorgi di Piazzapulita con ‘Schiavi del lavoro’, un’inchiesta girata a Taranto. Premio speciale UniCredit a Hanadi Zahlout e Yara Bader, due giornaliste e attiviste siriane e premio speciale al francese Paul Moreira di Prèmieres Lignes, con ‘Toxic Somalia: l’autre piraterie’ e premio alla carriera, a Nuccio Fava, uno dei protagonisti del giornalismo italiano e il solo ad avere diretto sia Tg1 sia Tg3.

Articolo Precedente

Viaggio nell’Italia che cambia: si parte!

next
Articolo Successivo

La politica entri in modo trasparente nella gestione della Sanità

next