“I partiti sono sempre meno autorevoli ed è quindi è necessario dar loro strutture più democratiche e lottare contro la corruzione”. Giorgio Napolitano usa toni preoccupati nel descrivere l’assetto della politica italiana e il funzionamento interno delle formazioni politiche. Negli ultimi anni, ha detto il Capo dello Stato in un intervento alla Fondazione Pellicani di Mestre, c’è stato un “ripiegamento, una perdita di autorità della politica e dei suoi principali attori, i partiti”. In sostanza, meno profondità di analisi, più “arroccamenti” e meno vita democratica interna. Per questo è necessario “una regolamentazione in senso democratico” e una “revisione del sistema di finanziamento”, oltre a un “rafforzamento delle normative anti-corruzione”. 

“C’è urgente bisogno di quella che ho chiamato una controffensiva europeista. E come si può concepirla e condurla al successo – ha spiegato il titolare del Quirinale – senza una ampia partecipazione di forze giovani oggi distanti dalla politica in Italia e non solo in Italia?”. Poi si è appellato ai giovani: “Cercate ogni varco per far sentire e valere le vostre ragioni – ha detto-, le vostre esigenze, ciascuno secondo le sue libere scelte, idee ricostruttive e rinnovatrici sulla politica”. E infine ha nuovamente sottolineato “banco di prova per tutti i partiti è la capacità che dimostreranno di aprire spazi di partecipazione per le giovani generazioni, soprattutto per quanto riguarda l’Europa”. 

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