“A tavola con il porco, 100 ricette originali per gli amanti delle porcherie”; “L’arte di decorare un cocktail”; “Burraco: regole e schemi per tornei da 2,3,4,5 tavoli”; “L’agente municipale”. Sono solo alcuni dei libri che finirebbero nella biblioteca che la Regione Campania ha messo a disposizione dell’Istituto per gli Studi Filosofici di Napoli per evitare che trecentomila preziosi volumi finiscano imballati in un capannone di Casoria. I testi di Croce, Bruno, Grotius, Boyle e Newton rischierebbero di trovarsi così sugli stessi scaffali di ricettari o di corsi per vigile urbano. Palazzo Santa Lucia, infatti, ha stabilito che negli spazi della ex sede del Coni di Piazza Santa Maria degli Angeli dovranno trovare spazio i libri del deposito legale dell’Ente regionale – di fatto tutto il materiale tipografico stampato in Campania – insieme ai trecentomila volumi della biblioteca curata dall’avvocato Gerardo Marotta. Di più, la delibera del giugno del 2011 stabilisce che i locali potranno ospitare “come fondo iniziale i volumi che obbligatoriamente vengono trasmessi in copia alla Regione Campania da editori e aziende tipografiche”, col rischio che buona parte del patrimonio librario messo in piedi in trentacinque anni da Marotta resti escluso. “E’ un modo per togliere alla biblioteca l’identità originaria che la Sovrintendenza aveva stabilito”, ha detto nel corso della manifestazione di solidarietà che si è tenuta questa mattina a Palazzo Serra di Cassano, sede dell’Istituto  di Andrea Postiglione

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