Apple batte Samsung. E la guerra dell’hi-tech finalmente ha un vincitore. La società sud coreana ha infranto alcuni dei brevetti di Cupertino e deve alla Apple 1,05 miliardi di dollari, meno dei 2,5 miliardi che Apple chiedeva, ma decisamente di più di quanto Samsung si attendesse. La giuria della corte di San Jose, in California, ha consegnato all’azienda di Steve Jobs un’importante vittoria: Samsung ha infranto sei brevetti della Apple, di cui almeno tre “volontariamente”. Fra i brevetti incriminati dalla società sud coreana, prima per le vendite di smartphone nel mondo, ci sono quelli relativi al multitouch, allo scroll (ovvero lo scorrimento sul touch screen), ma anche alcune modalità di zoom e navigazione, oltre al design dei dispositivi mobili.

I nove giurati hanno raggiunto il verdetto dopo 22 ore di camera di consiglio: l’unico brevetto – fra quelli che Apple reclamava – che Samsung non ha infranto è quello relativo al design del proprio tablet, perché secondo i giudici la forma rettangolare e gli angoli addolciti in una curva non intaccano il il brevetto sull’iPad. Apple plaude alla decisione della giuria. E’ un “messaggio forte e chiaro: rubare non è giusto”. Samsung replica seccamente: il verdetto è una “perdita per i consumatori americani”, “riduce l’innovazione e la scelta”: quella della giuria “non è l’ultima parola”. Dopo la vittoria a metà in Corea del Sud, dove la corte ha stabilito che Cupertino ha infranto due brevetti e Samsung uno, Apple brinda al successo americano: i titoli guadagnano nella contrattazioni after hour anche l’1,8% lo scontro fra Apple e Samsung è il primo fra due colossi delle hi-tech a finire in tribunale. Molti osservatori lo hanno descritto come il processo del secolo, in quanto contrappone due dei maggiori attori del mercato da 207,6 miliardi di dollari degli smartphone nel 2012. Un processo il cui esito può ridisegnare l’intero settore, con Google “elefante” nella stanza, anche perchè gli smartphone Android di Samsung sono fra i più venduti. 

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