“Armin ha sterminato tre legioni romane perché era un uomo di parola. Aveva promesso di liberare il suo popolo e lo ha fatto”. Umberto Bossi a Sommacampagna ripete la parabola del condottiero tedesco che sconfigge i romani, introducendo una variante colorita per rendere più vivace la minestra riscaldata: “Noi invece non abbiamo avuto un Armin e sono duemila anni che abbiamo i romani sulle palle e non siamo stati capaci di metterli su un treno e spedirli casa”. A superare il maestro ci ha pensato Roberto Calderoli, che dal palco della manifestazione ospitata nella piazza del municipio, ha trovato il modo di insultare i due terzi del Parlamento, dando dei “terroni” ai suoi colleghi deputati e senatori mentre si compiaceva del fatto che la Lega era riuscita a far approvare un emendamento per l’introduzione del federalismo fiscale in materia sanitaria  di Alessandro Madron

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