Sono migliaia i miliziani del Free Syrian Army (FSA) che si trovano in Giordania per guarire dalle ferite riportate negli scontri con l’esercito regolare. I ribelli, provenienti da tutto il Paese, attraversano il confine con la Giordania mischiandosi alle centinaia di rifugiati in fuga dalla guerra. Mentre l’Unhcr, Agenzia Onu per i rifugiati, esclude la presenza di gruppi armati nei campi profughi, il governo giordano resta a guardare i flussi di militari che attraversano il confine e si organizzano per tornare in Siria a combattere. A pochi km dalla frontiera, alla periferia della città di Ramtha, si trova un centro di fisioterapia per soli combattenti del FSA. Al momento gli ospiti di questa clinica, finanziata da Qatar e Kuwait, sono circa una ventina, ogni settimana ci sono nuovi arrivi mentre altri ripartono verso la Siria per imbracciare le armi contro il regime  di Cosimo Caridi

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