Ospite di “Omnibus Estate”, su La7, il giornalista e scrittore Andrea Scanzi fa una disamina minuziosa dei 5 Stelle e della reiterata stroncatura del movimento da parte di certa stampa. “A me fa sorridere anche nei giornali” – dichiara Scanzi – “alcune firme molto autorevoli, come Eugenio Scalfari o Michele Serra o Beppe Severgnini, che spesso, in maniera del tutto legittima, disintegrano e criticano molto duramente Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle. Sono magari convinti di avere dietro un esercito di persone da spostare attraverso la loro forza di ‘opinion maker'”. E sottolinea: “In realtà loro spostano sì molte persone, ma che la pensano già in quel modo, ma il ventenne o il trentenne che vota il Movimento 5 Stelle si informa da tutt’altra parte“. Il giornalista poi riconosce un merito notevole di Grillo: “E’ riuscito ad essere una sorta di casello autostradale per i giovani, affinchè potessero entrare nella strada della politica. E questa categoria di persone che si informano attraverso internet è estremamente difficile da catalogare”. Scanzi analizza anche l’operato del sindaco Pizzarotti: “Forse la sua vittoria è stata un boomerang tanto più in una città martoriata come Parma. Una delle ambiguità da sciogliere, però, riguarda Grillo: fa da ‘padre nobile’ o da ‘padre padrone’?”

Articolo Precedente

Dai costi della politica ai contenuti della politica

next
Articolo Successivo

Ilva, gli affari di Passera con Riva: il legame tra Banca Intesa e la società

next