Sciopero della fame e ‘staffetta’ per 25 parlamentari di diversi schieramenti che chiedono di superare il ‘Porcellum’ e sollecitano l’approvazione di una nuova legge elettorale. L’iniziativa, presentata questa mattina alla Camera, prende le mosse dallo sciopero della fame di 35 giorni deciso dal deputato del Pd, Roberto Giachetti, che oggi ha interrotto la sua protesta e ha consegnato simbolicamente il testimone ai suoi colleghi. I deputati (sono coinvolti esponenti di tutti gli schieramenti tranne l’Udc. Da Straquadanio a Realacci, dalla radicale Bernardini a Crosetto) faranno uno sciopero della fame di 24 ore ciascuno per tutto il mese di agosto. “Sono grato a chi ha voluto sposare la mia causa perche’ dopo 35 giorni di digiuno – ha dichiarato Giachetti, che nel frattempo ha perso 11 kg – qualche problema di salute comincio ad averlo. Con questa staffetta avremo la possibilta’ di tenere alta l’attenzione sulla riforma e, personalmente, avro’ l’opportunita’ di rimettermi in forze per riprendere questa battaglia a settembre”. Il capogruppo di Fli, Benedetto della Vedova: “Abbiamo deciso di non far spengere la fiaccola accesa da Giachetti, subentrandogli nella sua iniziativa che chiede al Parlamento di rispettare l’impegno preso con gli italiani e cambiare la legge elettorale in vista del prossimo voto”. “Qualcosa in Senato si muove, vediamo di non farla fermare”, conclude l’esponente di Fli di Manolo Lanaro

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