Un gruppo di parlamentari del Pdl ha presentato la proposta di istituire una Commissione parlamentare d’inchiesta sulla trattativa tra Stato e mafia che si sarebbe svolta negli anni 1992 – ’93. A presentare oggi, nella sala stampa della Camera, l’iniziativa – che ha già raccolto alcune adesioni da altri gruppi parlamentari – sono stati Giorgia Meloni, Giampiero Cannella, Massimo Corsaro e Pietro Laffranco. Per Massimo Corsaro “finora sono emerse circostanze curiose, a partire dalla cancellazione del 41 bis per oltre 300 mafiosi, che danno adito a qualche dubbio: da qui la necessita’ di approfondimento per eliminare qualsiasi dubbio circa la possibilita’ che lo Stato sia sceso a patti con la mafia”. Certo, “non si puo’ negare che c’e’ stato un periodo in cui il governo ha sospeso e cancellato alcuni strumenti della lotta alla criminalita’ e poi c’è stato un governo, quello Berlusconi, che invece li ha riattivati e inaspriti”. Giorgia Meloni ribadisce che “l’unico obiettivo e’ cercare la verita’ su uno dei periodo piu’ bui della nostra storia repubblicana”. L’ex ministro ritiene che “se dovesse emergere che lo Stato scese a compromessi con la mafia, non sia in nessun modo giustificabile”. Quanto al presunto coinvolgimento di Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi, gli esponenti del Pdl garantiscono di “non avere alcun imbarazzo: abbiamo detto – sottolinea Meloni a ilfattoquotidiano.it – che vogliamo la verita’ dei fatti”. Detto questo, “mi sfugge la ragione per cui la mafia avrebbe dovuto scendere a patti con Berlusconi quando ancora non era in politica”. Anche Corsaro nega “imbarazzi”, ma osserva come “usare il nome di Berlusconi faccia molta più notizia del nome dell’allora Guardasigilli Conso. Ricordiamo però che c’era qualcuno che faceva il presidente del Consiglio e qualcuno era presidente della Repubblica, mentre Berlusconi al governo ha reintrodotto il 41 bis”. Sulla chiusura poi dei supercarceri di Pianosa e l’Asinara durante il governo di centrosinistra, Corsaro risponde: “Non abbiamo mai capito perché siano stati chiusi” di Manolo Lanaro

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