“La famiglia Riva, e quindi Ilva vuole restare a Taranto, considera Taranto strategica, importantissima per la sua missione industriale”. Bruno Ferrante nuovo presidente dell’Ilva prova a rassicurare a Roma i componenti della Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti della Camera, sul futuro degli investimenti della famiglia Riva nella città pugliese, ma allo stesso tempo avverte: “Il provvedimento del Gip è molto chiaro: indica la chiusura dello stabilimento, che vorrebbe dire lo spegnimento dello stabilimento. Sarebbe un evento tragico e decisivo per l’azienda”. Ferrante poi prefigura scenari foschi anche per altre realtà produttive italiane: “Taranto è un ciclo produttivo dal quale dipendono altri settori della stessa Taranto, ma anche settori di Genova e di Novi Ligure. Taranto – continua – fa la prima lavorazione dell’acciaio e poi i prodotti vengono trasmessi agli altri stabilimenti”. Il presidente dell’Ilva poi conferma che “lo stabilimento di Taranto oggi è uno degli stabilimenti a ciclo integrale tra i più tecnologicamente all’avanguardia in Europa”. E sul Pm10 afferma che “il Pm10 di Taranto è notevolmente inferiore a quello di altre città come Milano o come Roma” di Manolo Lanaro

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