Polemica al Senato questa mattina durante l’esame del decreto sviluppo. L’esponente del Carroccio Alessandro Vedani, nel corso del suo intervento, si lascia sfuggire qualche parola colorita contro il governo Monti. “Dicono che non ci sono soldi” – tuona il leghista – “ma io da verginello della situazione dico che mi si racconta un sacco di palle“. Immediata la replica del presidente di turno, Vannino Chiti (Pd), che redarguisce il senatore, invitandolo a un linguaggio più moderato. Vedani sembra accogliere il rimbrotto, ma qualche minuto più tardi inciampa in una nuova parolaccia: “Sono stanco di vedere i miei soldi sputtanati per attività speculative”. Chiti lo rimprovera con toni più severi. “Non è mai successo in Senato” – afferma – “che a un senatore sia stata tolta la parola perché usa espressioni non confacenti ad un’assemblea parlamentare. Non mi costringa a toglierle la parola”. Il senatore del Carroccio incassa e risponde: “Va bene, ma non mi veniva il sinonimo”

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