Grande è l’incertezza sotto i cieli della politica. A tutt’oggi non conosciamo né la data delle elezioni, né la legge elettorale con la quale andremo alle urne, né il perimetro politico e tantomeno i nomi dei leader delle coalizioni. In questo clima di incertezza, con la fiducia nei partiti ai minimi storici, nuovi soggetti provano a organizzarsi per riempire il vuoto di consenso. Tra questi, i sindaci di importanti città, protagonisti lo scorso anno della cosiddetta “rivoluzione arancione”. C’è spazio per una Lista Civica ‘Arancione’ alle prossime politiche, e può rappresentare una novità positiva? “Uomo da marciapiede” lo ha domandato in giro per le strade di Napoli, il cui sindaco, Luigi De Magistris, è tra i più convinti promotori dell’iniziativa. Tra gli intervistati, si registrano numerosi consensi per il primo anno di amministrazione cittadina, ma non mancano i delusi e le voci duramente critiche. Alcuni ritengono che una Lista Civica nazionale potrebbe rappresentare una naturale evoluzione dell’impegno da sindaco, oltre che una valida alternativa a simboli di partito ormai logori agli occhi di molti. Altri obiettano che il sindaco si deve occupare solo e soltanto della città fin quando dura il suo mandato. Altri ancora osservano che una Lista Arancione sarebbe solo una demagogica trovata di marketing politico, volta ad arginare il fenomeno Grillo e la protesta anti-casta di Piero Ricca, riprese e montaggio di Andrea Postiglione

E voi come la pensate? Dite la vostra nei commenti e votando la risposta che vi convince di più

Articolo Precedente

Finiremo come la Grecia? Il vox di Piero Ricca

next
Articolo Successivo

Serve una patrimoniale? Il vox di Piero Ricca

next