Apertura drammatica dei mercati. Piazza Affari gira in negativo, lo spread tra titoli italiani e tedeschi sale a 520. L’Italia va a fondo con la Spagna, dove la situazione è fuori controllo. Il rendimento dei bonos è schizzato oltre il 7%, soglia insostenibile per un paese senza crescita e con le banche in dissesto. Il vento dell’estate ha gonfiato le vele della speculazione. Basta muovere modiche quantità di denaro per spostare gli equilibri. Del resto, i mercati hanno bocciato l’esito del vertice di Bruxelles di fine giugno. Soldi per salvataggi non ce sono. La crescita, per Italia e Spagna, appare un miraggio. E pesa l’incognita Grecia, abbandonata al suo destino da Germania e Fondo monetario internazionale. Mario Monti, in visita in Russia,  appare l’unica barriera anti-spread. Perciò si parla di elezioni in autunno: il tempo di assemblare una maggioranza e riportare il premier a Palazzo Chigi. Basterà a placare la speculazione? di Stefano Feltri

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Crisi, Ue: “Armi anti-speculazione ci sono”. Monti: “Lo spread non dipende dall’Italia”

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L’uguaglianza come antidoto all’inefficienza per cambiare il Paese

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