Ad Arquata Scrivia, provincia di Alessandria, sono decine e decine le bandiere NoTav. Non hanno nulla a che vedere con la Valsusa e con il Torino-Lione qui i comitati locali si battono contro il Terzo Valico. “Si tratta” spiega l’attivista Claudio Sanita “della ferrovia ad alta velocità che dovrebbe collegare Genova a Tortona”. Nelle scorse settimane sono arrivate centinaia di raccomandate inviate dal Cocis, il consorzio che dovrebbe effettuare i lavori, per rendere esecutivi gli espropri. Da queste lettere è iniziata una levata di scudi a difesa del territorio, in centinaia si sono schierati sulle strade che portano ai terreni da espropriare. Per i NoTav alessandrini, l’opera è inutile e rischiosa per l’ambiente. Sono due i punti caldi: la possibile distruzione dell’acquedotto intercomunale e la grande quantità di amianto che una volta estratto per la costruzione dei tunnel, verrà sotterrato vicino ai centri abitati. Il cantiere dovrebbe partire entro l’anno, ma gli espropri sono già in ritardo di due settimane di Cosimo Caridi

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